Berbenno, una pedalata sino alla Mongolia

Una nuova impresa all'orizzonte per Dario Piasini e Rudy Proh

Posizione 7: Mongolia – Foto: dave stamboulis / Alamy/Olycom

Posizione 7: Mongolia – Foto: dave stamboulis / Alamy/Olycom

Berbenno, 14 dicembre 2017 - Dalla Valtellina alla  Mongolia, passando dall’Ucraina. In bicicletta. E’ questa l’impresa di Dario Piasini e Rudy Proh, valtellinesi classe 1950, presentata nei giorni scorsi a Berbenno in un affollatissima sala dell’Auditorium dell’Istituto comprensivo G. Fumasoni. La sottosezione del C.A.I. di Berbenno in Valtellina, in collaborazione con il locale Bici Club e l'amministrazione comunale, ha organizzato la serata nella quale il noto geografo Giancarlo Corbellini ha illustrato nei dettagli l’«impresa» ciclistica di Pasini e Proh.

Cerimoniere del momento culturale-sportivo, lo speaker (speakerperlosport.it) Silvio Mevio. Alla serata sono intervenuti anche il presidente ed il vicepresidente della sottosezione C.A.I. di Berbenno Sara Meraviglia e Giuseppe Pozzi. Ma i protagonisti assoluti sono stati Dario Piasini e Rudy Proh che hanno parlato di quello che andranno ad affrontare il prossimo anno, nei mesi di luglio ed agosto, e che li porterà dalla Valtellina in Mongolia con partenza da Kiev, la capitale dell’Ucraina (il primo tratto Lione – Kiev l’hanno già percorso in un recente passato).

Durante la piacevole serata è stato anche mostrato un bel calendario, frutto del reportage fotografico di Dario Piasini effettuato nel corso di un’altra impresa ciclistica, quella che l’ha portato da Lasa a Katmandu, affrontata di recente in Tibet. Il calendario è stato poi messo in vendita e il ricavato servirà per la «trasferta» in terra mongola! Ma veniamo all’illustre ospite della serata e cioè al dinamico ed effervescente Giancarlo Corbellini che, attraverso la proiezione di una serie di «slide» ed alcuni video sull’estremo Oriente, ha tenuto letteralmente incollati alle sedie dell’auditorium di Berbenno. Corbellini ha tracciato il «percorso» ideale che Piasini e Proh andranno ad affrontare prossimamente (Kiev – Ulàn Bàtor).

La coppia valtellinese sarà affiancata da un altro illustre biker valtellinese qual è Carlino Pifferi, con Corbellini e altri ciclisti in sella a supporto. Piasini e Proh sono ormai abituati a questo genere di avventure: oltre a quella del 2005, la Como – Pechino sulla via della Seta, i due biker possono vantare nel loro «palmares» anche una Lasa - Katmandu nel 2012, una prima assoluta con la bicicletta stradale da corsa, con 12.000 metri di tracciato sempre ad un’altezza prossima ai 4000/5000 metri sul livello del mare. L’ultima impresa, in ordine di tempo, è stata quella presentata in anteprima proprio durante la sopra ricordata serata e che ha avuto il suo «prologo» - oramai un paio di anni orsono (2015) – e dove sono stati protagonisti. Indiscussi nella prima parte, ovvero da Lione a Kiev per oltre 3000 chilometri.

Ora li aspetta quella più «faticosa» e cioè i circa 10.000 chilometri che li separano da Lione a Ulàn Bàtor (Mongolia). Un percorso questo, per dovere di cronaca e spiegato nei dettagli da Giancarlo Corbellini, che fu anticamente (1245) «battuto – ovviamente non in bicicletta, ma attraverso l’ausilio di cammelli e muli - da un frate francescano di nome Giovanni Pian del Carpine (uno dei primi compagni di San Francesco) ed esattamente 25 anni dopo (1270) da Marco Polo lungo quella che poi diventerà - per l’appunto - la Via della Seta.