Inquinamento idrico, niente acqua per 200 persone a Teglio e Villa di Tirano

A causare il disguido il rilascio nei prati di liquame da parte di un imprenditore zootecnico. Sull'episodio indagano gli uomini del Corpo forestale

Acqua

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Villa di Tirano, 29 novembre 2016 - Sarebbe da imputare ad un errore umano il divieto assoluto dell’uso dell’acqua potabile nelle abitazioni di 200 residenti di Villa di Tirano e Teglio. Sull’accaduto stanno indagando gli uomini del Corpo forestale dello Stato, che hanno accertato l’inquinamento della falda acquifera. A causarlo sarebbe stato un imprenditore del comparto zootecnico che, nel versare liquame in un prato, si sarebbe avvicinato troppo alla presa che capta l’acqua dalla sorgente della località Lera, a 1.100 metri di quota nel comune di Villa di Tirano.

Il concime biologico avrebbe quindi raggiunto le falde acquifere presenti sotto il terreno e he convogliano nella presa di captazione; l’acqua inquinata, a quel punto, ha raggiunto le vasche di debatterizzazione presenti in località Frescoliva e Motta. Vasche che erogano acqua nelle case di una trentina di residenti di Franchesi di Teglio e di 150 abitanti di Motta, Bait e Frescoliva, località queste di Villa di tirano.

Non appena si è avuto notizia del caso di inquinamento, entrambi i sindaci hanno sottoscritto a livello precauzionale un provvedimento con il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua, sia per cucinare sia per lavarsi. Sul posto sono intervenuti, per le analisi e ulteriori accertamenti, anche i tecnici dell’Arpa di Sondrio, il personale Secam e i tecnici comunale, oltre appunto alla Forestale. Solo l’esito delle analisi, che arriverà tra alcuni giorni, potrà scongiurare eventuali pericoli, quindi al momento è assolutamente vitato l’uso dell’acqua.