Sondrio, 24 aprile 2014 - Torna l’incubo isolamento per la Valtellina. Verrebbe da dire ci risiamo, seppur la drammaticità della situazione imponga serietà e preoccupazione. E altrettanto forti sono i timori e disagi sottolineati dagli autotrasportatori valtellinesi che quotidianamente percorrono la Statale del lago di Como per raggiungere la provincia e viceversa.

«Siamo in allerta e c’è molta preoccupazione - afferma Matteo Lorenzo De Campo, presidente della Federazione autotrasportatori italiani della provincia di Sondrio -. Molti camionisti sono in coda, c’è chi ha deviato sull’Aprica ma esistono delle limitazioni sulla ss 39 per il traffico pesante». Amara la constatazione di De Campo: «Siamo di nuovo isolati e come sempre i tamponi, vedi la bretella tra le due gallerie verso Colico, non sono sufficienti perché adesso il problema è verso Lecco. Il problema vero è la mancanza di alternative, se il traforo del Mortirolo non è una scelta economicamente sostenibile come dicono in tanti – conclude De Campo - bisogna comunque riflettere sulla necessità di una seconda viabilità decente, una strada in grado di sopportare un certo flusso, non solo commerciale ma anche turistico. Non si può andare avanti così».

Traffico in tilt nella giornata di ieri. La circolazione ferroviaria ha invece continuato a funzionare senza interruzioni. «Ciò che è accaduto è un segnale, un campanello d’allarme che ci deve preoccupare molto anche per il futuro – sottolinea Marino Del Curto, presidente dell’Unione commercio, turismo e servizi della provincia - Troppo spesso la Valtellina rischia l’isolamento ed emerge sempre più la necessità di avere un’alternativa che permetta un accesso sicuro, facile e comodo alla nostra Valle, come il traforo del Mortirolo».

di Eleonora Magro