di Davide Tarabini

Chiavenna (Sondrio), 19 aprile 2014 - Ha trovato le serrande abbassate al Bar Povero Diavolo e al Bar Plaza e allora ha deciso di recarsi verso il Bar Pasticceria Mastai percorrendo la Statale 36 dello Spluga lungo via Consoli Chiavennaschi nel bel mezzo del centro cittadino di Chiavenna. Una cerva, proveniente presumibilmente dai boschi e dai vigneti di Pianazzola, verso le 2.00 del mattino di ieri, è stata osservata e fotografata mentre attraversava il centro di Chiavenna passeggiando sulle strisce pedonali, per poi dirigersi verso il parcheggio adiacente il Bar Mastai e scomparire nel buio verso il greto del fiume Mera. Testimoni dell’insolito avvistamento Bryan Mainente e Gabriele Nesossi di Prata Camportaccio in transito a quell’ora verso casa. «Ho notato l’animale all’altezza del negozio Boffi Sport. Precedeva la nostra Alfa 75 e avvicinandoci con l’auto l’abbiamo fotografata» racconta Bryan. «Vicino al Bar Mastai ha poi svoltato a sinistra verso il parcheggio, scendendo sulla sponda della Mera. Gabriele ha cercato di vedere dove andava ma tra il buio e la vegetazione folta l’abbiamo perso di vista». Animali selvatici sempre più vicini ai centri urbanizzati.

Se l'episodio risulta pressoché inedito nella città del Mera, la cosa è invece più comune in altri centri abitati della piana come Samolaco, territorio comunale interessato dal continuo passaggio di cinghiali, fonte di danni alle coltivazioni e alla vegetazione. È il caso della frazione di Casenda dove un gruppetto di proprietari di abitazioni e piccole coltivazioni di via Selva continuano a subire danneggiamenti dal passaggio di questi ungulati. Presso l’abitazione della signora Maria Iride Scaramella è stata infatti attivata la sorveglianza notturna di un cacciatore esperto di San Pietro di Samolaco che presta il suo servizio per abbattere i cinghiali e “proteggere” la casa dalla presenza dei cinghiali. La sorveglianza ha già dato i primi importanti risultati, considerato che negli ultimi giorni il cacciatore ha abbattuto due animali, uno dei quali di grossa taglia. Nonostante questi ultimi abbattimenti, proseguono senza sosta le devastazioni alle colture e ai vigneti circostanti, tanto che presso l’area di via Selva a Casenda il servizio di abbattimento dei cinghiali è stato potenziato. Il nucleo abitato di Casenda, collegato con il bosco, rappresenta un passaggio particolarmente battuto dai cinghiali e per cacciarli saranno presenti nei prossimi giorni anche guardie venatorie provenienti dalla Svizzera.