Teglio (Sondrio), 18 aprile 2014 - «Un traguardo importante, sarebbe stato scandaloso farci mettere nel sacco da certi soggetti», Rezio Donchi, presidente dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio commenta con decisa soddisfazione la sentenza con cui i giudici del tribunale delle Imprese di Milano hanno dato ragione al Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri della Valtellina e al Pastificio Moro di Chiavenna, condannando il pastificio Annoni di Fara Gera d’Adda (Bassa Bergamasca) per l’uso illegittimo dell’indicazione «della Valtellina» sulla sua pasta.

«Sentenza che non può che farmi piacere. Speriamo arrivi presto anche l’Igp (il cui iter è stato temporaneamente congelato). Il fatto, poi, che i pizzoccheri veri siano quelli freschi e non secchi, come stabilisce l’Accademia, è un altro aspetto, di cui lo stesso Moro è consapevole», prosegue il numero uno del sodalizio tellino, la cui origine risale al 2 agosto 2002, ad opera di 27 soci fondatori, ora diventati 200.