Delebio (Sondrio), 15 aprile 2014 - Arrivano e anche ripartono. Da Delebio, dall’Hotel Stelvio nel quale erano alloggiati, si sono allontanati in questi giorni alcuni profughi e migranti africani dislocati in Valtellina. Sull’arrivo dei migranti in Valtellina nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche. «Due ospiti del Mali – hanno precisato dalla direzione dell’hotel – avevano già lasciato Delebio e sabato altri cinque se ne sono andati: si sono rifocillati, cambiati, e non si sono più visti».

Eventi che vengono monitorati dalla prefettura di Sondrio: «Sono complessivamente sette i richiedenti asilo che hanno lasciato Delebio - ha confermato ieri Umberto Sorrentino, capo di Gabinetto della Prefettura – due sono del Mali, sono del “vecchio” gruppo e cinque erano arrivati giovedì. I primi due – ha aggiunto Sorrentino – avevano già il permesso di soggiorno provvisorio, mentre per gli ultimi arrivati non erano state avviate le procedure di fotosegnalamento. Sarà difficile trovarli, anche per questo non è stata avviata una specifica attività di ricerca, nel senso che sono difficilmente reperibili. Non meno di qualsiasi altro immigrato clandestino».

«I due maliani che sono andati via, grazie al permesso di soggiorno possono circolare liberamente sul territorio nazionale, ma se non rientrano nei tre giorni successivi all’allontanamento perdono il diritto di essere accolti nelle strutture individuate. E una volta scaduto il permesso di soggiorno provvisorio, lo stesso non gli viene rinnovato, anche perché non sono reperibili». «Allontanarsi - conclude Sorrentino - è un errore, a chi chiede protezione viene dato insieme alla struttura ospitante, un domicilio: riferimento necessario per l’iter che porta alla successiva valutazione e possibile validazione per le condizioni di “asilo politico”, “protezione internazionale” o “protezione sussidiaria”».