di Davide Tarabini

Gordona (Sondrio), 16 marzo 2014 - Ammonta a 9.015 euro la somma delle sanzioni amministrative che la Comunità montana della Valchiavenna dovrà versare alla Provincia di Sondrio per la violazione delle norme che regolano i limiti di scarico del depuratore di Gordona, accertate dall’Arpa Dipartimento di Sondrio nel 2012 e nel 2013.

Quattro distinte multe, la prima di 4.503 euro e le altre tre da 1.503 euro ciascuna che sono stata liquidate in questi giorni all’Ente di Palazzo Muzio. «Si tratta di sanzioni che hanno accertato uno squilibrio nel rapporto tra alcuni parametri presenti nel trattamento delle acque reflue», spiega il presidente della Cm Severino De Stefani.

«Presi singolarmente i diversi parametri sono regolari, ma un’elevata concentrazione di azoto, condizionata dall’eccessiva presenza di “acque bianche” che confluiscono nella depurazione vizia i limiti di scarico finali imposti dalla legge e determina le multe comminate dall’Arpa», aggiunge. Una questione che si trascina irrisolta da alcuni anni e che colpisce principalmente il depuratore presente presso l’area industriale di Gordona, il cui cattivo funzionamento ha immesso acque sporche e maleodoranti nel fiume Mera, nel recente passato. «Le situazioni legate alla presenza di scarti industriali sono state da tempo superate, mentre permangono queste anomalie dovute a parametri europei troppo rigidi, causati dall’eccessiva presenza negli scarichi di acque bianche che viziano i valori finali» precisa l’assessore ai lavori della Cm Davide Trussoni. «Tecnicamente il depuratore funziona e non si verifica nessuna forma di inquinamento ambientale. Questa situazione è semplicemente causata dall’eccessiva immissione nelle acque reflue, sottoposte a trattamento di depurazione, di rilevanti quantitativi di “acque bianche” che, in troppi punti della Valle e specialmente in Valle Spluga, finiscono ancora impropriamente con le acque nere. Il fenomeno provoca inoltre un inutile sovraccarico di lavoro per l’impianto di depurazione, che negli ultimi tempi è stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria.

Con l'inizio del 2014 gli impianti comprensoriali di depurazione di Mese, Gordona e Samolaco sono stati affidati alla gestione di Secam, primo passo verso la completa gestione industriale delle acque, acquedotti comunali inclusi, recentemente assegnati dai 78 Comuni della Provincia di Sondrio alla Secam con l’approvazione del Piano d’ambito per il Servizio idrico integrato». «In vari Comuni – aggiunge Trussoni – sono allo studio interventi per potenziare la separazione delle acque bianche dalle acque nere, prevedendo appositi canaletti e scoli. Negli ultimi anni Chiavenna ha effettuato diversi lavori in questo ambito, migliorando la sua situazione».

di Davide Tarabini