Berbenno, 31 dicembre 2013 - Presunto evasore del Fisco sì, ma sfruttatore di squillo, spacciatore e trafficante di armi assolutamente no. Lo hanno evidenziato le indagini sfociate con la richiesta di archiviazione presentata dal pm Giacomo Puricelli e accolta dal gip.
E’ il caso di Giuseppe Pellegrino, 40 anni, originario di Bari, residente a Morbegno e domiciliato a Berbenno, difeso di fiducia dagli avvocati Ausilia Fumasoni del Foro di Sondrio e Giuseppe De Lalla di quello di Milano.
"La vicenda - spiegano i legali - nasce a seguito della separazione tra i coniugi Monica Mazzoni e Paolo Salinetti. La donna, dopo la separazione, inizia a frequentare Pellegrino. Il marito, accecato dalla gelosia, inizia a commettere condotte di stalking ai danni della consorte e del nuovo compagno. Una notte, il Salinetti, dopo una serie di telefonate minacciose, si presenta a casa di Pellegrino a suonare ripetutamente il campanello e, non vedendosi aprire la porta, tenta di arrampicarsi sulla ringhiera del balcone sopastante. Non riuscendo nell’intento, prende le fioriere posizionate a lato dell’abitazione e le distrugge. A questo punto i signori Pellegrino e Mazzoni denunciano Salinetti per stalking e ora è in corso il processo penale".

"A questo punto - ricorda l’avvocato Fumasoni - Rema Salinetti, sorella di Paolo, che si erge a paladina degli innocenti, ritiene opportuno - ai fini di difendere la posizione del fratello - di infangare la reputazione di Pellegrino. Si rivolge alla Procura descrivendo Pellegrino come un soggetto che attraverso internet metteva in contatto potenziali clienti con escort, esponendo altresì di aver scoperto da siti che l’uomo, oltre a giri di prostituzione, era dedito alla vendita di droga e di armi a livello internazionale. Pellegrino veniva quindi indagato e la notizia data in pasto alla stampa. Dalle attente indagini della Procura emergeva, però, che le più gravi accuse erano tutte infondate. Il mio assistito si era limitato a svolgere una lecita attività di pubblicizzazione di inserzioni di escort su un sito da lui curato e legalmente registrato, per il quale si indaga ancora per la sola ipotesi di evasione semmai da quantificare. Ma non certo di favoreggiamento della prostituzione come falsamente prospettatto dalla Salinetti".