Mello (Sondrio), 9 novembre 2013 - Un nuovo avvistamento, un’altra segnalazione ritenuta credibile che riaccende le speranze dei familiari di {{WIKILINK}}Francesca Tarca{{/WIKILINK}}, la mamma 33enne di Mello scomparsa da lunedì 28 ottobre, quasi due settimane fa. La donna sarebbe stata vista ad Argegno, in provincia di Como, e una delle persone che l’ha riconosciuta le ha pure parlato, notando il fastidio quando le ha fatto notare la somiglianza con Francesca.

«Ero al Bar Doge del mio amico Roberto ad Argegno – racconta Fausto Bruni, noto parrucchiere del paese comasco - e stavo bevendo una cosa con un amico. Ad un certo punto è entrata una signorina, l’ho guardata come si fa di solito quando si vede in paese una persona che non è del posto. Ho notato subito che somigliava molto alla giovane scomparsa, di cui avevo visto le foto in televisione e sui giornali. L’ho detto al mio amico, lui mi ha risposto che era difficile che fosse lei, che mi stavo sbagliando».

Fausto, però, è convinto si tratti proprio di lei. Per la sua professione è infatti particolarmente fisionomista, difficilmente dimentica un volto e un taglio di capelli. Così decide di tornare a casa a rivedere la foto di Francesca Tarca e si convince sempre di più che si tratti proprio di quella giovane vista al bar.
«Sono tornato al locale e ne ho parlato con la barista e con il titolare – continua il parrucchiere – e anche loro pensavano che la somiglianza fosse notevole. Addirittura la ragazza l’aveva fatto notare anche alla giovane sconosciuta. Le ha detto: “Sa che somiglia molto a quella mamma valtellinese scomparsa?”. La giovane le ha risposto, visibilmente infastidita, che era la quarta persona che glielo diceva ma che non era lei, che si trattava solo di somiglianza. La cosa però non ci ha convinti».

Così Fausto Bruni decide di contattare il fratello di Francesca e di raccontargli tutto. Gli chiede anche come era vestita la 33enne al momento della scomparsa. «Io non ricordavo l’abbigliamento, ma la barista si – prosegue nel racconto Bruni - e coincideva con quello della misteriosa sconosciuta. A quel punto sono andato dai carabinieri e ho sporto denuncia. Ai militari ho raccontato anche quello che ho visto quando la giovane se ne è andata dal bar. L’ho vista salire su un’auto, sono quasi sicura che fosse al posto conducente. Potrei sbagliarmi, ma secondo me sul lato passeggero c’era un’altra persona».

di Susanna Zambon