di Davide Tarabini

Villa di Chiavenna, 2 novembre 2012 — La dismissione del patrimonio immobiliare pubblico rappresenta un punto importante nella spending review avviata dal Governo Monti e anche l’amministrazione del sindaco Massimiliano Tam si adegua, mettendo all’asta l’ex caserma della Guardia di Finanza, sita in località Campaccio a 1.200 metri di altitudine e acquistata dal Comune di Villa di Chiavenna nel 2000.

«Era nostra intenzione procedere alla vendita di questo immobile e dopo aver effettuato la perizia di stima sul bene abbiamo ora formalizzato il bando di gara. La cifra che sarà incassata, così come prevede la legge, sarà destinata a nuovi investimenti ma, in attesa di definire la pratica e concludere la vendita non abbiamo per il momento deciso come saranno utilizzate queste risorse» precisa il primo cittadino.

Si tratta di un fabbricato costruito verso la fine dell’800, utilizzato dalla Guardia di Finanza come luogo di controllo strategico per la repressione del contrabbando lungo i sentieri di montagna. L’immobile, che vede un prezzo a base d’asta di 120.000 euro (termine per le offerte il 29 novembre) è costituito da due piani fuori terra più sottotetto, con copertura in legno e piote locali, fornito di acqua potabile ma privo dell’impianto elettrico e di riscaldamento.

«Siamo ben consapevoli della sua valenza storica ed anche per questo abbiamo individuato una serie di criteri, mediante i quali, in caso di parità di offerta, intendiamo privilegiare chi presenterà un progetto per fare dell’immobile una struttura ricettivo-turistica e obbligandosi a questa destinazione per almeno 10 anni». Dopo il progressivo abbandono dell’immobile da parte dei finanzieri, che hanno concentrato la sede delle loro attività a Villa presso la caserma Sanarica, l’ex caserma del Campaccio, raggiungibile salendo dalla frazione di Canete, era infatti già stata utilizzata durante il periodo estivo per attività di colonia per ragazzi e ancora fino a non molti anni fa veniva concessa a giovani del Belgio che scendevano dal passo del Maloja per trascorrere qualche giorno in Italia.

«La struttura si trova in discrete condizioni, il tetto non è danneggiato. Quest’estate abbiamo riparato porte e infissi perché abbiamo notato alcuni piccoli vandalismi» sottolinea il sindaco Tam. «Ricordo di aver acquistato questo immobile durante il mio primo mandato per un cifra irrisoria - replica invece Silvana Snider, consigliere di minoranza e già sindaco di Villa -. Mi spiace constatare che ora venga venduto senza progettare o veicolare risorse. Sarebbe invece importante ricercare finanziamenti».