Tirano, 29 luglio 2012 - Un colpo crudele, da vigliacchi, quello esploso contro un mansueto cavallo al pascolo sulle montagne di Rosio (Sondrio). I carabinieri del nucleo operativo di Tirano confidano di poter presto dare un nome e un volto a chi ha esploso la fucilata contro l'animale di proprietà di Walter Rinaldi, di 51 anni. L'uomo ha presentato in lacrime una denuncia in caserma. ''E' stata la bravata di qualche giovane senza coscienza, armato di un'arma micidiale, magari modificata in modo illegale dopo averla sottratta al genitore''.

La veterinaria Liliana Reghenzani ha preso in cura l'animale, gravemente ferito da un proiettile a elica al collo: "Dovrebbe salvarsi - ha detto -, ma dopo un primo intervento ne servira' presto un secondo. Andra' medicato con meticolosita', tre volte al giorno, e la convalescenza sara' lunga''. Le indagini sul grave episodio, duramente condannato dalle associazioni animaliste, in primo luogo dall'Enpa di Sondrio, sondano anche l'ambiente del bracconaggio, non escludendo che chi ha sparato abbia usato il cavallo come cavia per provare l'efficacia di un fucile illegalmente modificato per abbattere i cervi, in Valtellina, nei periodi di divieto.