Sondrio, 16 luglio 2012 - Romano Prodi non ci sta. La vittoria decretata ieri sullo Stelvio del presidente della Confindustria Giorgio Squinzi proprio non gli va giù.

Ma non il fatto che quest'ultimo abbia primeggiato a Bormio sembra aver infastidito l'ex premier provetto ciclista. Sarebbe la infatti la mancanza di sportività, secondo gli amici che ieri hanno pedalato con lui, a far lamentare Prodi. Che Squinzi sia arrivato primo sul traguardo non lo contesta, ma sarebbero i costanti ‘aiutini’ datigli nella salita ad averglielo permesso. Lo spirito sportivo, pare abbia sottolineato con insistenza Prodi, non vorrebbe queste speculazioni. A suo parere, insomma, o si gareggia in piena regola e allora si guarda chi arriva primo. Oppure si pedala in amicizia e si evita poi di fare classifiche.

A differenza di Squinzi, sembra che Prodi si sia fatto tutti gli oltre 21 chilometri con le proprie gambe, seppure con calma. In altre parole i tornanti della salita avrebbero visto il presidente della Confindustria, ideatore nove anni fa con l’amico Piero Melazzini della manifestazione, circondato dai capaci ciclisti del ‘Mapei Day’ e della stessa Unione di Bormio. Tutti a dargli una mano a turno. Squinzi poi si sarebbe fatto solo gli ultimi metri sul traguardo, per tagliarlo da vincitore.