Sondrio, 12 giugno 2012 - E' quadruplicata la popolazione straniera presente in provincia di Sondrio, passando, fra il primo gennaio 2001 e il luglio 2011, da 2.500 a 10mila persone. "Sondrio - spiega Alessio Menonna, della fondazione Ismu che promuove studi su società multietniche e multiculturali - detiene ancora una quota relativa molto bassa su quella lombarda in cui confluisce un quarto degli immigrati che arrivano in Italia".

La densità della presenza stimata sul territorio provinciale, sulla totalità della sua popolazione, è cresciuta passando dall'1,4% al 5,4%, grazie anche all'aumento sensibile del numero dei minori e al radicamento dei nuclei familiari. Concentrandosi sugli aspetti qualitativi si nota che l'irregolarità (sulle 600 unità) si è mantenuta costante nel tempo, anche se è diminuita rispetto al numero assoluto di presenze. "Ad eccezione dei neocomunitari, regolari per definizione, nell'ultimo anno i macrogruppi di provenienza hanno segnato tassi relativi dell'8%, pari a quelli dell'anno precedente.8.500 sono invece gli immigrati residenti, cresciuti rispetto ai 1700 del 2001, mentre 700 i regolari non residenti". A livello etnico aumenta di consistenza l'Europa dell'Est che si avvicina al 50%, mentre l'Africa si ferma al 30%. Più marginale è la presenza di asiatici e latino-americani, mentre il gruppo marocchino mantiene il primato con il 23,4%.

La seconda parte del rapporto, il decimo realizzato dell'Osservatorio provinciale, è relativa alle caratteristiche strutturali e d'anzianità. Lampante è la diminuzione nel tempo della quota di uomini che, nel 2008-2011, scende al di sotto del 50% (attualmente la minima in regione), come anche la crescita del livello di anzianità anagrafica che riguarda soprattutto le macroaree del nord-Africa. I disoccupati, che nel 2001 erano il 24% sono scesi, nel 2007-2008, al 9%, assestandosi, nel 2011, al 13%. Dati che trovano il loro contraltare in quelli sull'occupazione regolare a tempo indeterminato che, in incremento dal 2001 al 2006, anno in cui raggiunse 42%, ha subito una discesa che l'ha portata ad assestarsi attorno al 37%. Infine uno sguardo alla condizione abitativa: più di 8 stranieri su 10 (nel 2009-2011) vivono privatamente contro i circa 7 su 10 del 2001.