Sondrio, 20 gennaio 2012 - Presentato al pubblico non senza polemiche, il Disciplinare di produzione dell’Indicazione Geografica Protetta (Igp) dei “Pizzoccheri della Valtellina”. La riunione, presso la sala della Camera di commercio, doveva servire ad illustrare - per raccogliere suggerimenti - il testo approvato dalla Regione Lombardia che deve passare all’esame del Ministero delle politiche agricole.Infatti ieri a Sondrio era presente il funzionario ministeriale, Michele Ghezzi, che ha dato lettura degli articoli del Disciplinare nel corso della riunione che aveva valore di «pubblico accertamento» .


All'incontro hanno partecipato Fabio Moro presidente del Comitato per la valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina, lo storico Guido Scaramellini, il presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini e il presidente della Cm Valchiavenna Severino De Stefani, che ha aperto la seduta. Tra il pubblico anche i legali della ditta Annoni di Fara d’Adda (Bg) che hanno contestato duramente il disciplinare adducendo a motivo il fatto che, «storicamente, l’impresa produce pizzoccheri della Valtellina da oltre 70 anni» e che quindi la previsione di localizzare la produzione dei pizzoccheri nella sola provincia di Sondrio - a loro dire - non ha alcun senso. Già dalle prime battute c’è chi ha rilevato un errore macroscopico nella dicitura che la pasta è “derivata dall’impasto di grano saraceno e sfarinati”: infatti il grano saraceno non viene impastato, ma, semmai, è la farina ad essere utilizzata.
 

Nel disciplinare - come è stato precisato da alcune persone presenti in sala - non viene precisato se la zona di produzione dev’essere la stessa di quella di confezionamento: una osservazione più che pertinente per evitare disguidi e nuove polemiche. Anche su questo punto la discussione si è impantanata. Insomma un parto molto sofferto sin dalle prime battute. Comunque il funzionario ministeriale ha precisato che gli stati membri della Ue potranno presentare opposizioni entro 6 mesi da quando il disciplinare, inviato al Ministero, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Nei 30 giorni successivi, anche la controparte potrà presentare le osservazioni. Infine la documentazione verrà inviata all’Unione Europea e, se tutto va bene, la nuova Igp dovrebbe essere operativa. Ma c’è da giurare che il braccio di ferro tra il Comitato valtellinese e il Pastificio Annoni durerà ancora un bel pezzo perché la questione è già passata alle carte bollate tra coloro che sostengono che i pizzoccheri sono solo valtellinesi e chi, invece, chiede che la zona di produzione sia allargata alla provincia di Bergamo.