Plateda, 16 dicembre 2011 - Una morte strana, in un Paese straniero, avvolta nel più fitto mistero. La notizia della scomparsa di Alex Belottini, 29enne di Piateda, ha destato molto sconcerto nel suo paese e anche nel capoluogo valtellinese, dove era molto conosciuto. Il giovane è stato trovato morto nella casa in India dove stava da alcune settimane. Il 25 di novembre, infatti, era partito alla volta di Nuova Delhi per un viaggio all’insegna del volontariato come spesso faceva non appena aveva la possibilità di mollare per qualche settimana il lavoro in Svizzera. Domenica però la sua vita si è spezzata.

Le cause della morte non sono ancora state chiarite, ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Alex, espatriato in pochi giorni dall’Italia e tornato in Valtellina per l’ultimo saluto, ma i risultati non sono ancora stati resi noti. In paese si dice che a stroncare il 29enne potrebbe essere stato un infarto, ma si tratta solo di voci, nessuna notizia ufficiale. Da escludere, comunque, l’ipotesi di una morte violenta: le autorità indiane, infatti, hanno subito concesso il rimpatrio della salma senza grandi indagini. Solo i risultati dell’esame autoptico, effettuato in Italia e non a Nuova Delhi, potranno chiarire cosa sia accaduto al giovane valtellinese.

I funerali si svolgeranno domani alle 14 nella chiesa di Boffetto. La morte di Alex Belottini ha catapultato nel più gradolore i genitori, Giuliana e Mirco, e la sorella più giovane Serena, che affida alle pagine di Facebook il suo ultimo straziante saluto: «Stai tranquilla: queste parole e un forte abbraccio ci siamo scambiati la mattina della tua partenza. Ora ti prego aiutami ad andare avanti con il coraggio e la grinta che solo tu avevi».


Tanti messaggi lasciati dagli amici sulla sua bacheca del social network. «Ciao bel matto – scrive Roberta – sono felice di averti incontrato, mi porto nel cuore la tua voce e le tue risate sempre pronte a sciogliere il silenzio». «Amico mio, non riesco a crederci – è il saluto di Marianne - una parte di me è ancora convinta che ritornerai da quel viaggio. Ti ricorderò com’eri, irruento e schietto, un po’ matto ma con un cuore d’oro. Ti voglio bene Alex, mi mancherai tantissimo». «Alex, il tuo cuore era veramente grande e vero - scrive poi Dario -. Ti ricorderemo per sempre come un grande amico, un sognatore un po matto».Infine, Davide ha voluto salutare così il suo amico: «Hai sempre voluto sognare, e ora che potevi realmente sognare all’improvviso sei sparito. Ma prima o poi caro amico ci rincontreremo e allora sarà di nuovo una giornata di festa. Ricordati che ti ho sempre voluto bene e rimarrai sempre nel mio cuore, e vedrai che un giorno il sole tornerà a splendere».