Livigno, 14 dicembre 2011 - Prima neve, aria di vacanze di Natale e i «furbetti» degli affitti in nero finiscono nel mirino della Guardia di Finanza.
Redditi non dichiarati per 90mila euro, oltre ad un cospicuo importo relativo a imposta di registro non versata. Sono questi i risultati di un’indagine messa in atto, nei mesi scorsi, nel campo degli affitti a Livigno dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza di Bormio.


L’investigazione dei militari del comandante provinciale, Salvatore Paladini, ha preso l’avvio dopo un’attività di verifica effettuata tempo fa nei confronti di una società estera - di nazionalità Ceka - operante nel Piccolo Tibet della Lombardia. Agli occhi degli investigatori, infatti, le somme annotate nei taccuini e altri documenti extracontabili risultavano troppo elevate rispetto a quelle che le controparti avrebbero dichiarato al Fisco, si legge nella nota stampa diffusa nella giornata di ieri dalle Fiamme Gialle.
I controlli sono stati estesi a 12 soggetti, tra società private e persone fisiche. Dai risultati, quindi, sono emersi 90mila euro di redditi non dichiarati oltre ad un cospicuo importo relativo a imposta di registro non versata.

Numerose poi - spiegano i finanzieri - le sanzioni comminate per violazioni alle leggi di pubblica sicurezza a causa della mancata comunicazione di cessione dei fabbricati.
Gli evasori, pertanto, se le risultanze investigative troveranno ulteriore conferma, dovranno versare nelle casse dello Stato sia le imposte dovute e nascoste che le sanzioni che verranno applicate.


L’operazione condotta dai militari di Bormio costituisce solo la prima tranche di una più ampia attività nel settore delle locazioni immobiliari che lascia intravedere nuovi e più interessanti sviluppi.
«L’indagine - spiega il colonnello Salvatore Paladini - ha portato alla luce alcuni proprietari immobiliari che, a Livigno, affittavano in nero gli alloggi di loro proprietà. L’evasione è emersa partendo da una verifica fiscale nei confronti di una società estera operante a Livigno. I 12 controlli sino ad oggi effettuati hanno fatto emergere che quattro proprietari avevano regolarmente registrato le locazioni, mentre otto avevano evaso completamente le imposte. Oltre ai 90 mila euro sottratti all’Erario, è emersa un’altra evasione per un importo pari a 30mila euro e relativa al 2012, ma al momento questa cifra non può ancora configurarsi come un’evasione fiscale: in ogni caso l’anomalia è stata subito segnalata all’Ufficio delle Entrate. Altre violazioni riscontrate nei sopralluoghi riguardano la normativa sulla pubblica sicurezza».