Sondrio, 2 settembre 2011 - È caccia ai vandali che martedì si sono dati gran da fare all’istituto Piazzi Perpenti di Sondrio e intanto una proposta arriva dal Comitato Cittadini Consumatori Valtellina: rilevamento delle impronte digitali da parte di tutti gli studenti per individuare gli ancora ignoti autori del blitz. Questi ultimi, intrufolatisi nell’edificio di notte passando dalle finestre del pianterreno, non si sono limitati a devastare con detersivo liquido gli apparecchi della sala computer, ma hanno anche sfregiato lavagne elettroniche e altre apparecchiature presenti in un’aula vicina.

 

Dopo la prima segnalazione del personale scolastico al 113, avvenuta mercoledì mattina, i vari sopralluoghi degli uomini della volante e della scientifica che hanno anche consentito di raccogliere una serie di tracce che potrebbero rivelarsi utili nell’individuazione dei colpevoli. Si sarebbe portati a pensare di cercarli proprio tra gli studenti, visto l’imminente inizio delle lezioni, ma niente è dato per certo e nessuno degli inquirenti si sbilancia. Assieme alla polizia nelle ricognizioni, anche la dirigente dell’istituto Piazzi-Perpenti di Sondrio, Maria Grazia Carnazzola, alla quale è indirizzato l’appello del Comitato cittadini consumatori, portavoce dei pareri raccolti nel capoluogo.

 

"Ha destato indignazione nella cittadinanza il vandalico e idiota danneggiamento delle attrezzature informatiche dell’Istituto – si legge nella nota diramata ieri dal Comitato -. Occorre fare ogni sforzo perché questi gesti non restino impuniti. Anni fa, per un atto analogo all’istituto De Simoni di Sondrio, nei confronti dei responsabili fu decisa l’esclusione da tutte le scuole d’Italia, seguita da penale e rimborso dei danneggiamenti. Per eliminare ogni sospetto che fra gli autori possano esserci anche studenti, lunedì prossimo, alla riapertura delle scuole, i ragazzi potrebbero essere invitati a sottoporsi al rilevamento delle impronte digitali. Potrebbe essere un’iniziativa degli stessi studenti, estesa magari anche ai colleghi delle scuole vicine: una dimostrazione di grande senso civico".

 

L’assessore provinciale all’istruzione, Costantino Tornadù non usa mezzi termini nel giudicare l’accaduto. "Un grave atto contro le strutture pubbliche. Da parte nostra c’è rammarico per un gesto che mina la tranquillità degli studenti, dei docenti e dei genitori a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. La Provincia sta effettuando accertamenti e rilevazioni per cercare di quantificare i danni, mentre sono in corso le indagini da parte delle Autorità competenti".