Sondrio, 29 settembre 2010 - Per sci alpinismo e fuori pista è necessario stabilire delle regole e dei distinguo perché la cosa è, al momento, un po’ nebulosa e il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri, ha dimostrato di non avere le idee chiare al riguardo anche se, alla fine della discussione, la maggioranza di centrodestra, ammettendo un emendamento, ha di fatto dichiarato che sci alpinismo e fuori pista sono la stessa cosa nelle zone dove ci sono impianti di risalita contigui a valli dove non si pratica lo sci da discesa.
La questione è esplosa in tutta la sua contraddizione dopo che il consigliere Paola Bomolini (Pdl) ha chiesto di modificare il testo del Piano di gestione della Val Federìa, dove si fanno distinzioni tra la pratica dello sci alpinismo e del fuori pista che, secondo la proponente, sono sovrapponibili se le località sono raggiungibili con gli impianti. Un emendamento che, secondo i tre gruppi di centrosinistra, non poteva essere presentato in quanto l’iter dei piani di gestione dei Sic era ormai concluso, dopo la presentazione di osservazioni e delle controdeduzioni sulle quali si è votato ieri. Così le opposizioni non hanno votato abbandonando l’aula.
"I lavori di redazione dei piani di gestione dei Sic dell’Alta Valle (Val Federia, Vallaccia, ecc.) sono partiti nel 2009 – ha spiegato l’assessore Severino De Stefani - interessando tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso diverse riunioni a Livigno". Infine sono state definite le norme tecniche di attuazione tenendo conto delle osservazioni avanzate dal Comune e dagli enti e privati interessati proponendo, da parte degli uffici, le relative controdeduzioni. Il capogruppo di opposizione Giacomo Ciapponi ha ribadito come il lavoro unanime di tutti i commissari non poteva essere rimesso in discussione da un emendamento presentato all’ultimo momento.
Secondo Sandro Sozzani di Sondrio Democratica, le norme di attuazione non vietano lo sci alpinismo ma solo lo sci fuori pista, perché esistono caratteristiche ben diverse nell’approccio e nel modo di praticare queste attività sciistiche. Irene Bertoletti (Democratici) ha ribadito che i vari portatori di interessi erano stati consultati e che il percorso è stato ragionato e condiviso all’unanimità. Sandro Bambini (Pdl), presidente commissione Ambiente, si è battuto per la non ammissibilità dell’emendamento perché la commissione stessa aveva già concluso i propri lavori e, al termine della discussione, non ha partecipato al voto assieme alle minoranze. Michele Aili (Udc) ha detto che il fuori pista è cosa ben diversa e pericolosa rispetto allo sci alpinismo. Infine l’intero pacchetto relativo ai piani di gestione di Sic dell’Alta Valle è stato approvato all’unanimità.
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