Tirano, 7 luglio 2010 - Cent'anni fa il primo Trenino del Bernina, che per la cronaca allora era giallo, partiva per il suo primo viaggio attraverso le Alpi. Questo accade ancora oggi e lo ha dimostrato lo staff direzionale delle Ferrovie Retiche che si è trovato a Pontresina vestito come si usava per mettersi in viaggio nel passato, con tanto di frac e tuba, per augurare al Trenino tanta fortuna nel nuovo secolo.

 

In particolare erano presenti il presidente del Comitato direttivo delle RhB Erwin Rutishauer e Silvio Briccola che è stato definito il vero filo rosso che ha permesso con la sua diplomazia e il suo savoir faire di unire lo spirito latino a quello germanico. Al passo del Bernina si sono tenuti i discorsi ufficiali. "Questa linea ferroviaria – così si è espresso Rutishauer – è un’opera eroica che ha voluto purtroppo anche il suo contributo di sangue: sei operai sono morti nella sua realizzazione e 16 durante il suo esercizio, ma ora possiamo offrire al mondo questo viaggio nel tempo, attraverso culture diverse, la nostra Ferrovia mette in contatto la cultura del Sud con quella del Nord".

 

Ora il Trenino Rosso è un mito per tutta l’Europa e per tutto il mondo: è la ferrovia che riporta il sorriso, una full immersion nella natura, anzi dove la natura viene incontro e sembra abbracciare il viaggiatore con le sue meraviglie. Una quiete che assale chi decide la famosa salita verso il Bernina. Da Tirano, si può ben dire, parte il Trenino delle meraviglie: dal Santuario della Madonna di Tirano, gioiello architettonico e di fede, alle maestose montagne retiche, per arrivare al passo Bernina attraverso le località di Cavaglia, dove si trova il "Museo del Ghiaccio", e l’Alp Grüm da cui si gode uno spettacolare panorama sul ghiacciaio del Palù. Poi si aprono i famosi tre laghi.

 

Proprio sul lago è stata inaugurata l’opera dell’artista valtellinese Daniele Ligari. Il suo Ark Sound affiora dalle acque dell’imponente lago Bianco a ben 2.200 metri sul livello del mare: un’opera che è stata una sfida, come una sfida e un’opera d’arte è la stessa Ferrovia Retica, infatti, le linee ferroviarie dell’Albula e del Bernina costituiscono il cuore del patrimonio mondiale Unesco. La linea dell’Albula è stata completata nel 1903, quella del Bernina nel 1910. La ferrovia dell’Albula è stata costruita quale classica linea di montagna per treni a vapore. Il suo tracciato e i suoi manufatti costruiti con pietra locale costituiscono l’apice del periodo classico di costruzione di linee ferroviarie. La ferrovia del Bernina è un adeguamento innovativo di ferrovia elettrica interregionale, con una linea magistralmente tracciata in alta montagna. Entrambe le ferrovie collegano l’Engadina Alta al turismo internazionale e costituiscono esse stesse un’attrazione turistica.

 

La ferrovia dell’Albula era considerata un capolavoro già all’epoca della sua realizzazione. La ferrovia del Bernina venne presa come modello per molte ferrovie interregionali progettate e per alcune realizzate. Oggi la linea del Bernina è unica al mondo: si tratta della trasversale alpina più alta e di una delle ferrovie ad aderenza naturale più ripide al mondo. "Anche grazie al Trenino Rosso e alle manifestazioni e agli eventi che abbiamo messo in campo – dichiara il presidente del Consorzio turistico mandamentale di Tirano, Gigi Negri – il nostro comprensorio non ha risentito del periodo di fiacca primaverile. I turisti arrivano a migliaia e sta a noi adesso saperli trattenere e intrattenere.

Durante la settimana ci sono turisti che arrivano da tutto il mondo. Nei week-end moltissimi italiani stanno scoprendo il Trenino Rosso e la linea del Bernina. Tirano si sta trasformando in centro turistico anche se c’è una carenza di posti letto a cui si deve porre assolutamente rimedio. Ormai gli eventi si susseguono e sono delle classiche: il Giro d’Italia, la Pantani, l’incontro nazionale dei C.S.I. con ben 1.500 persone ed hotel strapieni, il 18 ad Aprica verrà data la cittadinanza onoraria ad Angelo Zomegnan, il patron del Giro d’Italia. Ci sarà poi il “Concerto nelle Orobie” un’orchestra di ben 50 elementi che suonerà alla Magnolta, ma una cosa è certa – commenta Negri – Tirano è sempre più conosciuta a livello mondiale per il Trenino Rosso che ci permette di essere al centro di un’operazione di marketing di rilievo internazionale". Le Ferrovie Retiche guardano sempre più verso Sud per attirare nuova clientela e questa è indubbiamente un’ opportunità che la Valtellina e Tirano in primis non possono ignorare, potenziando al massimo i servizi e l’accoglienza, anche perché Tirano, come in passato, è un punto focale per vari progetti integrati".