Talamona, 4 dicembre 2009 - Il suo ricovero in ospedale a Varese è durato poche ore, prima che i medici si arrendessero alle cure intensive. Cleto Bianchini, giardiniere di 38 anni di Talamona, titolare della ditta "Mondo degli alberi", è morto poche ore dopo l’infortunio di cui era stato vittima nel primo pomeriggio, all’interno del parco di Villa Melzi a Bellagio.

 

L’uomo, che lavorava in proprio, stava svolgendo lavori di manutenzione e potatura degli alberi, uno dei quali si è sradicato franandogli addosso. Tra i tanti traumi riportati nel momento in cui ha subito il colpo, il più grave è stato quello alla testa, che molto probabilmente ne ha determinato il decesso.

 

I soccorritori del 118 lo avevano trovato in condizioni disperate, chiedendo che venisse trasportato in elicottero all’ospedale di Varese, dove è stato sottoposto a terapie intensive che non sono bastate a migliorare la sua situazione. I familiari hanno acconsentito alla donazione degli organi del proprio caro, per dare una nuova speranza di vita ad altri malati.

 

L’infortunio, così come è stato ricostruito dai carabinieri, sarebbe stato causato da una situazione puramente accidentale: Bianchini aveva adottato tutte le misure di sicurezza previste, compresa l’imbragatura per evitare cadute. Tuttavia quello che è accaduto è andato al di là di ogni previsione: l’albero sul quale stava lavorando si è sradicato dal terreno, cadendogli addosso. Non dunque una rottura del tronco o di un ramo, che poteva essere prevenuta testandone in anticipo la solidità, ma l’improvviso cedimento del terreno che teneva salde le radici.

 

Una conseguenza probabilmente degli ultimi giorni di maltempo che hanno prodotto smottamenti del terreno, in questo caso invisibili o non tali da sollevare sospetti. Ora sarà il magistrato a valutare se è necessario disporre ulteriori accertamenti prima di dare il nullaosta ai funerali, ma la dinamica di quanto accaduto sembra essere chiara.

 

"Lo conoscevo, era il mio vicino di casa - commenta Daniele Combi, presidente dell’Associazione amici boscaioli Valtellina di Talamona -. Negli ultimi tempi si era specializzato nella potatura di piante e nel giardinaggio. Lavorava con un socio dell’Alto lago e con il cugino. La sua è una famiglia di tradizioni boscaiole: sia il padre che il nonno facevano questo mestiere". Il 38enne lascia la moglie e due figli, un ragazzo di 17 anni e una bimba di appena un paio d’anni.