Cosio, Christiano ha sei anni e tutto può ucciderlo «Aiutatemi a curarlo»

Il piccolo soffre di una malattia molto rara, la sensibilità chimica multipla, la madre lancia un appello per cercare di aiutarlo: la cura potrebbe arrivare da un centro specializzato a Londra

 La mamma con il piccolo Christiano Guaschi, affetto da Mcs

La mamma con il piccolo Christiano Guaschi, affetto da Mcs

Cosio Valtellino (Sondrio), 19 ottobre 2015 - Ha sei anni e mezzo, tanta voglia di vivere, di giocare, di imparare e di stare in mezzo ai bambini della sua età. Una normalità impensabile per Christiano Guaschi di Sacco, che dalla nascita è affetto da una malattia rara, una sindrome immuno-tossico-infiammatoria di origine ambientale chiamata Sensibilità chimica multipla (Mcs). Una patologia che comporta nell’individuo l’impossibilità di tollerare ogni sorta di sostanza chimica, perché l’organismo non riesce a metabolizzarla. E le sostanze chimiche sono ovunque: nell’aria, nell’acqua, nel cibo, nei farmaci, nei detersivi: in pratica Christiano è intollerante al mondo.

Un piccolo eroe, dunque, che fin dalla nascita sta lottando contro una malattia altamente invalidante e che purtroppo in Italia non può essere curata. Ed è per questo che venerdì 23 ottobre è in programma in piazza Sant’Antonio a Morbegno, dalle 15 alle 19 , l’iniziativa «In giostra per Christiano» che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per consentire al piccolo di curarsi a Londra, in un centro specializzato nella cura della Mcs. Un viaggio che costerebbe circa 30mila euro. «In famiglia siamo solo io e Christiano e, anche se ci sono i miei genitori che mi danno una mano, non possiamo permetterci di spendere una cifra del genere – ha spiegato la mamma Alessandra Guaschi -. Purtroppo siamo costretti a trovare un modo per finanziare questo viaggio, che rappresenta la vita e il futuro di mio figlio». Christiano appena nato aveva già l’Mcs ma in Lombardia come in altre Regioni d’Italia i medici, non aggiornati sulla patologia, non se ne sono accorti e la diagnosi è stata fatta molto tempo dopo all’ospedale Umberto I di Roma. «È una malattia che ha conseguenze serie sulla salute di mio figlio – ha continuato la mamma Alessandra – fra queste forti crisi respiratorie. Purtroppo la malattia progredisce in quanto l’ambiente circostante e le persone non rendono facile la gestione di questa patologia».

Purtroppo la malattia di Christiano non è molto conosciuta e spesso le persone non ne comprendono la gravità: «Vorrei segnalare a tutti quelli che abitano nelle vicinanze della nostra casa, che l’utilizzo di sostanze chimiche anche normali, per trattare piante e alberi da frutta, insetticidi e altro, può nuocere molto gravemente alla salute di Christiano – ha concluso la mamma -. In quest’ottica abbiamo chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale di Cosio Valtellino che possa in qualche modo proibire l’utilizzo di certi prodotti in un raggio significativo dalla nostra abitazione. Il sindaco si è detto disponibile e ora stiamo attendendo i documenti da parte della Asl». Christiano non può frequentare la scuola e il Comune di Cosio si sta muovendo per dare alla famiglia di Christiano il wi-fi in modo da rendere possibili lezioni in videoconferenza per l’istruzione domiciliare del piccolo.