Cani valanga in Irpinia '82

Questa volta le unità cinofile, vanto della Protezione Civile, sono entrate in funzione già il primo giorno alla ricerca dei sepolti dalle macerie del terremoto

Sondrio, 27 agosto 2016 - Questa volta le unità cinofile, vanto della Protezione Civile, sono entrate in funzione già il primo giorno alla ricerca dei sepolti dalle macerie del terremoto. Al contrario, in occasione del sisma dell’Irpinia, novembre 1982, era stato negato il passaggio sull’aereo Milano-Napoli a 6 cani valanga del Soccorso alpino valtellinese. Perché nessun ministeriale conosceva le qualità olfattive dei cani addestrati a cercare sotto la neve, quindi sotto eventuali macerie. Un intervento umanitario del Comune di Sondrio e della Valtellina, il più efficace ed efficiente in occasione del terremoto Irpino, che merita di essere ricordato. Il sisma si manifesta la domenica sera. Una immane catastrofe. Si cercano volontari in tutto il paese perché la Protezione civile è ancora in embrione.Manca ognii direttiva.

Viene convocata una riunione al Comune di Sondrio con tutte le istituzioni. Nessuno sa cosa fare. Con Bruno De Dosso e Celso Ortelli del Soccorso alpino decidiamo di costituire una task force di volontari pronta a partire già il lunedì sera a 24 ore dal sisma. In pochi minuti riceviamo una risposta positiva da oltre 30 valtellinesi. Appuntamento a Sondrio per la partenza del convoglio a Mezzanotte. Alle 22 i volontari sono già presenti pronti a salire sui pulmini e sui furgoni che alcune imprese avevano messo gratuitamente a disposizione. Mezzi caricati di badili, picconi, carriole per cercare tra le macerie , di indumenti per riparare gli sfollati dal freddo, nonché una cucina da campo,nonché dei cani valanga. Un convoglio autosufficiente, l’unico pertanto che otterrà il permesso di proseguire sino alle zone terremotate.

Gli altri volontari, non attrezzati, aumentano solo la confusione e quindi sono fermati. A Sondrio è affidato il paese di Normanno. Peccato che i cani valanga, per il lungo viaggio in auto, hanno perso le proprietà olfattive e non sono stati utili sin dalle prime ore. Al pari delle unità cinofile inviate dalla Germania in aereo direttamente a Napoli, quindi subito pronte alla bisogna. Trasporto aereo da Milano a Napoli che invece, per ignoranza delle istituzioni, era stato negato ai cani valtellinesi Ci sono voluti i tedeschi per dimostrare che le unità cinofile sono da utilizzare non solo per ricercare persone sotto la neve, ma anche sotto le macerie. Come oggi in Centro Italia.