Mercoledì 24 Aprile 2024

Abusi sessuali in ospedale, in un video ragazzina piange fra le braccia di papà dopo la visita col ginecologo

I contenuti dei video registrati dalle telecamere nascoste utilizzate dalla Squadra Mobile di Sondrio durante le visite di Domenico Spellecchia, il primario di ginecologia dell'ospedale di Chiavenna ai domiciliari

Il primo soccorso all'ospedale di Chiavenna

Il primo soccorso all'ospedale di Chiavenna

Chiavenna, 12 dicembre 2014 - Una ragazza molto giovane, probabilmente minorenne, che fugge in lacrime dopo la visita ginecologica, donne toccate sul seno con la maglietta indosso, quindi evidentemente non per insegnare l’autopalpazione, altre pazienti che si sono trovate il medico nello spogliatoio mentre si cambiavano. Tutto questo, e pure altro, nei filmati che hanno inchiodato il primario di Ginecologia dell’ospedale di Chiavenna, Domenico Spellecchia, ora sospeso dal servizio e agli arresti domiciliari con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di alcune sue pazienti.

Negli ultimi cinque mesi gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Sondrio hanno registrato, con telecamere nascoste, le visite in ospedale del medico milanese dopo la denuncia in Procura di una delle pazienti. Tutti i filmati, poi, sono stati sottoposti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, che non ha esitato un attimo e la settimana scorsa ha emesso un’ordinanza di custodia ai domiciliari. Le immagini, a quanto pare, sarebbero davvero esplicite.

Tra quelle più drammatiche c’è il filmato riguardante la visita medica di una paziente giovanissima, una ragazzina, che al termine esce piangendo dalla sala visite e si rifugia tra le braccia del padre che la aspettava fuori. Altre pazienti, poi, apparivano decisamente sconcertate durante le strane “manovre” del medico, che addirittura non avrebbe esitato a baciare alcune donne, oltre che a toccarle in modi che poco o nulla avevano a che vedere con la classica visita ginecologica. In alcuni filmati, poi, si vedrebbe Spellecchia entrare nello spogliatoio, mentre le pazienti si spogliavano per prepararsi alla visita. Al momento, comunque, pare che l’unica denuncia ufficiale sia quella che ha fatto partire l’indagine circa sei mesi fa. Una donna, infatti, prima si rivolse alla direzione dell’Azienda ospedaliera Valtellina e Valchiavenna, e, su loro suggerimento, poi presentò un formale esposto in Procura. Altre denunce non dovrebbero essercene attualmente, ma per gli inquirenti è comunque possibile procedere d’ufficio anche in relazione alle altre presunte vittime di cui sono a conoscenza, poiché il medico al momento dei presunti abusi stava compiendo atti di pubblico servizio.