Chiavenna, Scuola Aperta parla di diabete e prevenzione

Dopo una spiegazione riguardante la malattia, le conseguenze e le cure, sono stati presentati i dati locali: sono oltre 600 i diabetici regolarmente schedati che, aggiunti ad altri non "visibili", superano il migliaio. Il lato positivo è che nell'ultimo decennio si è migliorato moltissimo nell'assistenza e nella prevenzione di Roberto Carena

Medici

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Sondrio, 30 ottobre 2014 - "Oggi si parla di diabete di tipo 2 e prevenzione". E' il tema che Scuola Aperta, l'iniziativa promossa dall'Associazione di volontariato costituita da Antea Fnp - Cisl, Auser Spi - cgil, Ada - Uil, e Ova Chiavenna, ha espresso mercoledì pomeriggio ai numerosi partecipanti intervenuti al teatro della Società operaia di Chiavenna. Relatore il dott. Oreste Della Bitta, specialista in diabetologia, dietologo, consigliere dell'Ordine dei Medici della Provincia di Sondrio.

"Il diabete di tipo 2, il più diffuso - ha spiegato il medico - interessa il 90% dei diabetici. E' una malattia che oggi si può tranquillamente curare e tenere sotto controllo. Può essere ritardata con un corretto stile di vita: una dieta bilanciata, la Mediterranea con l'esclusione dei carboidrati semplici è l'ideale, attività fisica adeguata, regolare e costante di tipo aerobico, infine i farmaci. Oggi sono in commercio farmaci “antichi” (Metformina) e di recente produzione che possono contrarre la malattia con forza quando le semplici norme igieniche e dietetiche non sono più sufficienti. Fino a giungere, per le complicanze, all’uso di insulina. E' la malattia che colpisce soprattutto gli adulti. Più si avanza in età più aumenta l'incidenza del diabete. E’ legato all'età, al sovrapeso, all'ereditarieta (in parte) e al disordine alimentare. L'OMS nel 2005 ha definito il diabete del tipo 2, un'epidemia pur non essendo infettiva, ne di origine batterica, ne virale, ma di tipo metabolico. Questo perché i numeri sono da epidemia. Nel 2015 c'erano nel mondo 180 milioni di diabetici e oggi si superano i 200 milioni, cresce in maniera esponenziale Fra 11 anni , nel 2025 sono previsti 300 milioni. Anche in casa nostra l'incidenza è forte - ha aggiunto - in Valchiavenna sono oltre 600 i diabetici regolarmente schedati che, aggiunti ad altri non "visibili", superano il migliaio. Il lato positivo è che nell'ultimo decennio si è migliorato moltissimo nell'assistenza e la cura preventiva di questa patologia riducendo notevolmente le complicanze. All'insorgenza della malattia è consigliabile effettuare controlli periodici. Diagnosi precoce e curarsi bene può essere un ottimo modo per tenerla sotto controllo. E' facile essere colpiti dal diabete, ma altrettanto facile tenerlo sotto controllo. Purchè si stia alle semplici regole”.

di Roberto Carena