Caldo record in provincia di Sondrio: zero termico a 4.700 metri

Trenta gradi a Bormio, tre in più nel capoluogo valtellinese. Ecco le previsioni dei prossimi giorni in Valtellina e Valchiavenna

Contro il caldo si cerca refrigerio lungo il fiume

Contro il caldo si cerca refrigerio lungo il fiume

Sondrio, 4 luglio 2015 - Leggero refrigerio dal caldo torrido l’ha dato il temporale di ieri, anche a Sondrio dove, alle 15 (via Tonale), si registravano 33 gradi. L’ alta pressione africana che sta interessando Valtellina e Valchiavenna (come il resto d’Italia) ha procurato un innalzamento delle temperature, tanto lungo il fondovalle quanto in quota.

Lo confermano gli ultimi dati a disposizione del Centro Nivometeorologico di Arpa a Bormio. «In Aprica paese -spiega Andrea Vitalini, tecnico di Arpa Lombardia - la massima è stata 29 gradi, a Madesimo paese di 24 gradi, a Montespluga di 24, a Bormio di 30 gradi, a Santa Caterina Valfurva di 25, al Palù in Valmalenco (2100 metri) di 21, in Valgerola (1900 metri) di 22 gradi. Ancora più su, all’altezza del rifugio Allievi (2385), la massima è stata di 23 gradi, al rifugio Pizzini (2700 metri) di 21, al passo dello Stelvio di 19 gradi, al rifugio Casati (3254) di 18 gradi e, alla Marco e Rosa (3600), di ben 14 gradi. Lo zero termico è salito a 4600-4700 metri e resterà così fino a lunedì».

Anche se si tratta di luglio, siamo poco abituati a temperature così elevate. Basti pensare che «a Bormio - prosegue Vitalini- si sono toccati picchi simili solo in agosto 2003 (la temperatura massima è arrivata a 32°), a giugno 2005 (33°) e l’anno passato, il 29 giugno (29°: unico picco davvero estivo di una stagione tutt’altro che calda)».

E visto che la temperatura percepita è ancor più alta di quella reale, occorre non sottovalutare il pericolo della disidratazione, soprattutto per bambini e anziani. Di fondamentale importanza, per i soggetti più deboli, è evitare di uscire tra le 11 e le 17 e, nello stesso lasso di tempo, evitare di fare sport o attività che comportino un eccessivo dispendio energetico. Discorso che vale anche per gli escursionisti che dovrebbero evitare le imprese troppo impegnative e in determinate zone. Quanto agli impatti sulla natura, al momento si nota solo lo scioglimento delle nevi in quota.

Il caldo africano di questi giorni (qua e là rinfrescato, sembra, da brevi piovaschi) durerà, secondo Arpa, fino a lunedì, quando ci sarà un leggero abbassamento della pressione che, tra martedì e mercoledì, porterà condizioni più variabili (temporali) e lo zero termico a 4200 e, poi, gradualmente, a 3800 metri.

Da giovedì, invece, la colonnina di mercurio dovrebbe tornare a salire, ma non fino ai livelli di questi giorni. Gli esperti ricordano di adottare alcune precauzioni se si utilizza l’auto. Non lasciare mai persone o animali, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole e se si entra in un’autovettura che è rimasta parcheggiata al sole, per prima cosa aprire gli sportelli per ventilare l’abitacolo e poi, iniziare il viaggio con i finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione dell’auto per abbassare la temperatura interna. Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini: prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia surriscaldato. Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro. Un accorgimento utile per mantenere l’ambiente domestico più fresco è aprire le finestre al mattino presto, la sera tardi e durante la notte per fare entrare l’aria fresca, e tenere chiuse le finestre di giorno per tutto il tempo in cui la temperatura esterna è più alta della temperatura interna all’appartamento.