La paura in città arriva dai cieli: avvertiti quattro forti boati in Val Malenco

Alcuni aerei militari avrebbero superato il muro del suono di Michele Pusterla

Un caccia militare (AFP)

Un caccia militare (AFP)

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 17 ottobre 2014 - Un forte boato e poi, in rapida successione, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, altre 4 fortissime deflagrazioni. Nel pomeriggio di ieri, fra le 16.30 e le 16.40, in tanti in Val Malenco, ma per la verità anche nel capoluogo e in alcuni paesi vicini alla città, come Albosaggia, Poggiridenti e Tresivio, dove i presunti scoppi si sono uditi con grande nitidezza, si è pensato a esplosioni di dinamite in cave nella Valle del passo del Muretto. Invece nulla di tutto ciò, ma si è trattato invece del passaggio - fra le nuvole, sui cieli malenchi - di almeno tre aerei da caccia non italiani (forse della vicina Svizzera?) impegnati in un’esercitazione militare aerea.

L’effetto del «bag supersonico» è possibile unicamente quando l’aereo supera la barriera del suono, cosa riconducibile soltanto ad aerei da guerra. Intanto i centralini di carabinieri, polizia e vigili del fuoco venivano tempestati da decine di chiamate da parte di cittadini comprensibilmente spaventati e allarmati per quanto stava avvenendo. «Stanno abbattendo l’ex cotonificio Fossati?», la domanda di taluni. E altri: «E’ esplosa una bombola di gas?».

I tre velivoli, da taluni che se ne intendono di dotazioni militari, paragonati ai Raptor statunitensi, avrebbero sorvolato le nostre montagne perchè qui c’era un corridoio aereo libero. Non sarebbe la prima volta che esercitazioni del genere interessano così da vicino i nostri territori, ma in passato la circostanza non ha mai destato tale allarme forse perchè i passaggi e i conseguenti «bag supersonici» sono stati assai più contenuti di numero e intensità. E su Facebook fioccano i commenti. Scrive Silvia Marsetti: «Che cacchio sta succedendo??? Son in ufficio (Via Bernina) e si son sentite 2 esplosioni che hanno fatto tremare le vetrine!». Stefano Dore, a sua volta: «Ma non potevano fare l’esercitazione nelle loro valli e evitare di venire qui a romperci i c.?». Sergio Della Nave aggiunge: «Non penso che possano volare in Italia e a bassa quota e superare la barriera del suono qualcosa di errato hanno fatto».