La Bce promuove le banche locali: "Bel segnale per soci e risparmiatori"

Il Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio hanno superato il difficile esame della Bce grazie agli aumenti di capitale: "Un segnale importante sia per i soci che per i risparmiatori, quindi anche per il territorio" di Susanna Zambon

Miro Fiordi (Imagoeconomica)

Miro Fiordi (Imagoeconomica)

Sondrio, 27 ottobre 2014 - Il Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio hanno superato il difficile esame della Bce grazie agli aumenti di capitale: «Un segnale importante sia per i soci che per i risparmiatori, quindi anche per il territorio» il commento dei dirigenti. Sono stati divulgati i risultati del «Comprehensive Assessment» (Ca), l’esercizio di valutazione approfondita della solidità patrimoniale delle banche, effettuato dalla Banca Centrale Europea in collaborazione con le Autorità nazionali competenti (Nca), la Banca d’Italia per il nostro Paese, prima di assumere la piena responsabilità di vigilanza nell’ambito dal Meccanismo di vigilanza unico (Mvu) nel mese di novembre. L’esercizio di valutazione straordinaria ha riguardato 130 banche appartenenti all’Area Euro, tra cui appunto Creval e Popolare, rappresentanti circa l’85% delle attività bancarie complessive.

«Grazie all’aumento di capitale chiuso nel mese di giugno — commenta l’Amministratore delegato di Credito Valtellinese, Miro Fiordi — abbiamo superato l’esercizio degli esami europei, una prova decisamente severa e nella quale venivano prospettati scenari particolarmente drastici, anche a fronte dei quali, comunque, il Gruppo è stato giudicato solido e in grado di reggere scossoni molto forti. I soci che hanno dato fiducia approvando l’aumento di capitale ora devono sapere che è stata la scelta giusta viste le conclusioni a cui è arrivata la Bce. Si tratta di una notizia positiva non solo per i soci, ma per i risparmiatori e per il territorio. Creval si è sempre dimostrata seria attraverso una gestione molto attenta, e il risultato conferma come sia possibile affidare i propri risparmi alla banca con la massima tranquillità». 

Anche Mario Pedranzini, consigliere delegato della Banca popolare di Sondrio, sottolinea i risvolti positivi: «Le condizioni prospettate nell’esame erano certamente peggiorative di quelle reali ed è stata adottata una metodologia rigorosa, ma la Popolare ha superato il test dimostrando di riuscire a sopperire eventuali carenze patrimoniali anche in condizioni difficili. Questo ci permette di continuare a operare serenamente e, quindi, di assistere le imprese e le famiglie. La decisione di approvare un aumento di capitale dopo 7 anni si è dimostrata vincente».