Bimbo falciato da suv a Lugano: "Rafael è ora fuori pericolo"

Migliorano le condizioni del piccolo investito a Lugano. L'uomo che era alla guida della vettura si trova in ospedale in seguito a un infarto, ma c'è attesa per l'interrogatorio di Michele Pusterla

Pronto soccorso

Pronto soccorso.

Morbegno, 20 agosto 2014 - Restano serie le condizioni di Rafael, il bimbo morbegnese di 10 mesi schiacciato contro un albero da un Suv mentre, sabato pomeriggio, si trovava nel suo passeggino sul lungolago di Lugano, in compagnia dei nonni e dei genitori. Il piccolo, sedato e quindi tenuto in coma farmacologico dai medici del Pediatrico di Lucerna, rischia danni permanenti, in conseguenza del gravissimo trauma cranico e dell’edema cerebrale.

Papà Mauro e mamma Francesca non si staccano dal letto del Kinderspital dove si trova il piccolo, la cui prognosi non è stata sciolta dal personale sanitario, seppure il paziente nelle ultime ore abbia dato segnali di ripresa, seppur timida. Secondo fonti mediche interpellate nella giornata di ieri la sua vita non sarebbe più in pericolo, ma il condizionale resta assolutamente d’obbligo vista la complessità del quadro clinico e l’età stessa del baby ricoverato. «Si salverà», pregano e sperano i familiari. Nel frattempo sei degli otto feriti sono stati già dimessi dall’ospedale di Lugano, mentre gli altri due, fra cui la nonna del piccino, rimasta schiacciata unitamente al passeggino sul quale c’era il nipotino, rimangono ricoverati, ma sono fuori pericolo. La dinamica del drammatico incidente, con il passare delle ore, si va chiarendo sempre più. Il 66enne del Luganese alla guida del Mitsubishi accusa un improvviso malore e riesce ad accostare a lato della strada, la moglie scende per chiedere aiuto e, pochi istanti dopo, la vettura che ha il cambio automatico si rimette improvvisamente in moto, in quanto l’uomo - colto dall’infarto - ha mollato il freno e la marcia essendo rimasta sul «D» (driver) ha fatto sì che la vettura ripartisse, sobbalzando sul vicino marciapiede dove c’erano i passanti falciati uno a uno come fossero birilli. Il procuratore federale attende ora di potere interrogare il conducente della macchina, al momento ancora ricoverato al Cardiocentro di Lugano, proprio in conseguenza dell’infarto avuto nel pomeriggio di sabato scorso, attorno alle 15.15, quando si è sfiorata una vera e propria strage. Subito dopo il terribile schianto diverse persone si sono precipitate a raddrizzare il fuoristrada.