Falciato da suv a Lugano, travolto bimbo di dieci mesi: rischia danni permanenti

Il piccolo è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Lucerna. Il procuratore federale Zaccaria Akbas ha formalmente aperto un’inchiesta sul tragico incidente sul lungolago di Lugano di Michele Pusterla

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Morbegno (Sondrio), 19 agosto 2014 -  Il procuratore federale Zaccaria Akbas ha formalmente aperto un’inchiesta sul tragico incidente avvenuto nel pomeriggio di sabato, quando sul lungolago di Lugano un’auto impazzita ha falciato una dozzina di pedoni, fra cui un bimbo morbegnese di 10 mesi nel passeggino spinto dalla mamma. Il piccolo, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Kinderspital («Ospedale dei bambini») di Lucerna, è stato scaraventato contro una pianta e, nel violento impatto, anche la nonna del piccino è rimasta incastrata con una gamba fra l’albero e la vettura condotta da un 66enne del Luganese che, probabilmente, è stato colto da un improvviso malore. Avrebbe potuto essere una strage.

Il piccino, che aveva perso conoscenza all’arrivo dei soccorritori, ha riportato un’importante frattura cranica e un edema cerebrale. I medici si sono riservati la prognosi, ma ieri ha fortunatamente dato timidi segnali di ripresa e, secondo fonti elvetiche, non sarebbe più in pericolo di vita. La prognosi, tuttavia, rimarrebbe al momento riservata per i possibili danni permanenti. Sotto shock, per l’accaduto, i genitori e i nonni del piccolo, oltre all’uomo svizzero che era al volante della Mitsubishi sbandata sul marciapiede. Prima il conducente aveva accostato la macchina, a lato della strada all’altezza di Mc Donald’s, essendosi sentito male. La moglie del conducente, secondo una prima ricostruzione dell’incidente ora al vaglio della Polizia cantonale, è uscita dall’abitacolo per chiedere aiuto, quando la vettura - forse con la marcia rimasta innestata per errore - è ripartita e ha iniziato a sobbalzare sul marciapiede per poi travolgere uno a uno, come fossero birilli, i pedoni che passeggiavano sul lungolago della città ticinese. Il bilancio del drammatico sinistro è di 8 feriti, oltre al neonato valtellinese in prognosi: sei leggeri e due di media gravità. La città della Svizzera è sgomenta per quanto accaduto sabato pomeriggio, poco dopo le 15, e il pensiero di tutta la cittadinanza è rivolto, innanzitutto, al bimbo ricoverato a Lucerna. Tra questi pensieri c’è quello del consigliere di Stato, Paolo Beltraminelli, che su Facebook ha voluto mandare un pensiero al bambino che lotta per la vita. «Un affettuoso e commosso pensiero - ha scritto il ministro della Sanità - al piccolo di 10 mesi e alla sua famiglia, vittima di uno sfortunato investimento, che lotta per la vita. Coraggio!». Tra i tantissimi like al post di Beltraminelli anche quello del sindaco di Lugano, Marco Borradori.