Asino ferito trasportato dall’elicottero. La rete si rompe e l’animale precipita: morto

L'asina gravida si era fratturata una zampa in un crepaccio in Valmasino. L'incidente durante l’intervento dei Vigili del fuoco in Val Masino. L'elicottero era arrivato apposta da Malpensa di Camilla Martina

L'elicottero dei vigili del fuoco e, in basso a destra, il corpo senza vita del povero asino

L'elicottero dei vigili del fuoco e, in basso a destra, il corpo senza vita del povero asino

Val Masino, 8 agosto 2014 - Evidentemente il suo triste destino era segnato. Un povero asino, un esemplare femmina, incinta, è scivolto in un crepaccio in Valmasino, nella zona del rifugio Omio a 2100 metri di altezza, e si è fratturato una zampa.

Ieri l’animale è stato soccorso dai vigili del fuoco, muniti di imbragatura apposita per trasportarlo con l’elicottero (arrivato da Malpensa con tutto il materiale in dotazione) alla piazzola di Val Masino. Purtroppo, l’imbragatura che sosteneva l’asino si è rotta, a poche decine di metri dalla piazzola dov’era previsto l’atterraggio. L’asino è caduto nel vuoto e si è schiantato al suolo.

A causare il triste incidente, che ha provocato la morte istantanea della bestia con il suo cucciolo in grembo ma che, fortunatamente, non ha avuto altre conseguenze per cose o persone (nessuno è stato travolto dall’animale dal peso di circa due quintali), pare sia stato il cedimento dell’imbragatura. Tutte le procedure necessarie dovrebbero essere state adattate correttamente: una volta recuperato, l’animale è stato avvolto nella rete e assicurato con l’imbrago, apposito per il trasporto delle bestie, poi l’elicottero si è alzato in volo ma, poco prima di atterrare, è successo l’irreparabile.

Le responsabilità, se mai dovessero essere accertate, non saranno di sicuro a carico dei due uomini del comando provinciale, che erano a terra e con il solo compito di recuperare la bestia una volta calata sulla piazzola.

Ad occuparsi dell’intera operazione nell’elicottero, oltre al medico dell’Asl provinciale, c’erano quattro uomini, pilota e motorista dei vigili e due Saf specializzati in materia, tutti provenienti da fuori provincia. In base alla ricostruzione approssimativa che è stata fatta sentendo alcuni testimoni oculari, sembra da scartare l’ipotesi che l’animale sia stato mal legato, mentre appare decisamente più verosimile che la colpa sia dell’imbrago, probabilmente di materiale scadente. In ogni caso, appare logico che verrà aperta un’inchiesta, probabilmente dal nucleo elicotteri della Malpensa. Quanto ai danni relativi alla perdita dell’animale, al momento non si sa se verranno richiesti dal proprietario.