Cinque chili di marijuana in casa. Lui si difende: «Non spaccio». E il giudice lo scarcera

L’interrogatorio del 55enne residente nella zona di Sondalo dopo il maxisequestro di droga operato dai carabinieri di Tirano

La merce sequestrata

La merce sequestrata

Sondalo, 20 marzo 2015 - Cinque chili di marijuana essiccata e divisa in sacchettini da circa un etto sotto vuoto in casa: il 55enne del Sondalino arrestato lunedì 16 marzo dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tirano afferma che lo stupefacente era ad esclusivo uso personale. È quello che l’uomo ha detto al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Fabio Giorgi, che lo ha sottoposto ad interrogatorio di convalida dell’arresto.

E potrebbe non trattarsi solo di una tecnica difensiva, stando anche a quanto affermato da chi conosce il 55enne, che vive con l’anziana madre con problemi di salute (è questo il motivo per cui abbiamo deciso di non fornire le generalità dell’arrestato, ndr). La versione fornita dall’uomo ieri al Gip pare avere una certa credibilità.

Il valtellinese ha infatti ammesso di aver prodotto, essiccato e confezionato la marijuana, che teneva in parte nel sottotetto della casa, in parte in un’altra stanza dell’abitazione, tant’è vero che gli stessi carabinieri hanno raccontato come fosse stato collaborativo al momento della perquisizione domiciliare, quasi che pensasse di non avere niente da nascondere. Al giudice ha anche raccontato, però, che tutta quella droga rappresentava una sorta di scorta personale per i prossimi anni.

L’uomo, infatti, avrebbe prodotto ed essiccato la marijuana per averne abbastanza per i prossimi tre o quattro anni, senza alcuna intenzione di venderla. Al momento gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia di possibili cessioni dello stupefacente e nemmeno denaro contante. Senza contare che la perquisizione pare sia stata effettuata dopo la segnalazione di qualcuno (forse un vicino infastidito da qualche comportamento?) e non perché i carabinieri avessero accertato un’attività di spaccio. Comunque, il Gip pare aver preso in considerazione le affermazioni dell’uomo, oltre al fatto che era incensurato, tanto che dopo aver convalidato l’arresto lo ha scarcerato e posto ai domiciliari.