Ardenno, arrivano altri profughi

Il primo cittadino del Comune retico dice no: "Abbiamo già dato>

I profughi

I profughi

Ardenno, 3 settemre 2015 - «A distanza di quasi due mesi dalla mia lettera alla Prefettura di Sondrio non ho ancora avuto risposte ufficiali sulle voci di un imminente arrivo di altri profughi in paese. Credo che i miei cittadini stiano già sopportando il massimo sopportabile». Sono le parole del sindaco di Ardenno Riccardo Dolci che ritorna a parlare sulla presenza di un consistente gruppo di profughi nel suo paese. Un paese - ha continuato  di 3300 anime che si sta facendo carico di una sessantina di richiedenti asilo, alcuni dei quali qualche tempo fa, si sono anche resi protagonisti di episodi poco edificanti destando la preoccupazione sia della popolazione sia dell’amministrazione comunale». «Ovviamente qui vengono chiamate in causa delle persone e, quando si ha a che fare con vicende di cui, in linea di massima, sappiamo molto poco, la cautela ed il rispetto non devono mai mancare. Ciò non toglie che il loro arrivo nella comunità di Ardenno ha costituito uno spartiacque: c’era un prima e c’è un dopo».  Il 14 agosto il primo cittadino Dolci aveva sollecitato la Prefettura ad una risposta concreta sulla futuro di Ardenno dal punto di vista dell’accoglienza profughi ponendo l’attenzione sulla capienza massima dell’edificio di via Cairoli, «che risulta ospitare alla data del 7 settembre, 55 persone quando per legge ne potrebbe accogliere 49 come ben sanno la Prefettura, la cooperativa Nuove Frontiere e il proprietario dell’immobile -  ha spiegato Dolci -. Legge alla mano, mi sono trovato di fronte ad una palese violazione dei requisiti igienico-sanitari. In qualità di autorità sanitaria locale, ho prontamente intimato ai responsabili di questa infrazione di rientrare in brevissimo tempo entro i limiti imposti dalla norma. Tuttavia ho avuto la prova provata che questa vicenda viene gestita, per certi versi, in assenza di regole precise».  Ma non è  tutto: Dolci rincara la dose annunciando che un’altra ondata di profughi sarebbe in viaggio verso la frazione Masino: «Voci insistenti riferiscono che un altro immobile, situato in località Masino e sempre nelle disponibilità dello stesso proprietario dello stabile di via Cairoli, sia destinato a diventare l’alloggio di altri richiedenti asilo - ha detto il sindaco -. Un’altra decina, all’incirca. Come sindaco ritengo che lo sforzo già richiesto ai cittadini di Ardenno da parte della Prefettura sia il massimo che si possa chiedere loro. In una realtà di 3.300 anime, 60 migranti sono un numero sin troppo elevato».