Dopo la strage di api il responso: colpa del prodotto usato in frutticoltura

L’avvelenamento delle api di Bianzone è da ricondurre ad un prodotto usato in frutticoltura. A confermarlo, nero su bianco, sono le analisi di GA.GA.

Api a rischio (Foto AFP)

Api a rischio (Foto AFP)

Villa di Tiranon (Sondrio), 25 maggio 2016 - Proseguono gli avvelenamenti di api sul territorio valtellinese. Gli apicoltori invocano maggiori controlli: «Alcune sostanze usate in frutticoltura presentano livelli al di sopra dei limiti stabiliti per legge». Dopo il caso segnalato a Bianzone circa un mese fa, una massiccia strage di api impollinatrici presso l’azienda Moltoni, nuovi episodi si sono verificati negli alveari fra Tirano e Sondrio.

L’avvelenamento delle api di Bianzone è da ricondurre ad un prodotto usato in frutticoltura. A confermarlo, nero su bianco, sono le analisi ricevute proprio in questi giorni da Peter Moltoni, titolare dell’omonima ditta: "E’ un prodotto usato in frutticoltura. Si tratta di clothianidin (in concentrazione 1,3 up/kg ) e altri 3 neonecotinoidi in concentrazioni inferiori".