"Liberatemi o vi uccido": minacciò i carabinieri, ora il presunto orco patteggia

Cinque mesi di reclusione per il 58enne che aggredì un carabiniere bloccandogli la testa durante il trasferimento sull'auto del nucleo investigativo. L'uomo era già stato condannato a 5 anni e 4 mesi per aver abusato di una 14enne S.Z.

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Sondrio, 2 luglio 2014 - Ha patteggiato 5 mesi di reclusione L.B., 58enne di origini napoletane e residente a Reggio Emilia. L’uomo, che nel 2009 fu arrestato per aver abusato di una 14enne livignasca, ieri ha dovuto rispondere davanti al giudice di tentata evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

L.B. fu arrestato nell’aprile, poi ad agosto venne tradotto presso la Casa circondariale di Sondrio. A bordo dell’auto del Nucleo investigativo dei carabinieri cercò di aprile la porta della vettura per scappare e addirittura minacciò i militari che lo stavano accompagnando. Infatti, prima aggredì uno dei due carabinieri, poi bloccandogli la testa minacciò: «Se non mi fate uscire lo uccido, io in carcere non ci torno. Vi uccido tutti e due». (Per la vicenda di Livigno il presunto orco, in primo grado, venne condannato a 5 anni e 4 mesi). Sempre sul fronte della cronaca, è accusato di rapina anche A.A.S., 50enne svizzero rinviato a giudizio al prossimo 19 dicembre. Secondo l’accusa, l’uomo si sarebbe introdotto all’interno dell’abitazione di una donna contro la sua volontà rubando una borsa e il portafoglio contenente documenti personali, bancomat, 20 euro in contanti e le chiavi dell’auto della proprietaria di casa. L’episodio risale al 29 dicembre del 2009 e si verificò a Teglio.

È accusato di lesioni, ingiurie e omissione di soccorso, invece, M.F., 44enne di Samolaco. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe prima insultato un conoscente, per poi picchiarlo sferrandogli due calci allo sterno che lo fecero cadere addosso ad una stufa e perdere conoscenza. M.F. è anche accusato di non aver poi prestato soccorso alla vittima, che riportò lesioni con prognosi superiore ai 40 giorni.L’episodio avvenne a Madesimo il 6 luglio del 2011. Il 44enne dovrà risponderne davanti al giudice il prossimo 13 novembre.

Infine, ha patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione e al pagamento di 240 euro di multa S.B., 40enne originario di Trento e residente a Sondrio, accusato di rapina. L’episodio contestato all’uomo risale al 20 marzo del 2012, quando riuscì a rubare un marsupio che era custodito all’interno di un furgone. Il proprietario, però, si accorse dell’accaduto e inseguì il ladro, riuscendo a fermarlo. S.B. tentò di fuggire e colpì la vittima di furto alla spalla e alla mano, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.