2009-05-20
— CHIAVENNA —
NON SALITE su quel convoglio. E’ da un po’ che se ne parla e i pendolari che tutti i giorni prendono il treno per recarsi al lavoro, a scuola da e verso Chiavenna invitano a constatare di persona. Puntualità sufficiente, come segnalato, situazione strutturale assolutamente insufficiente, con carrozze sporche, sedili sporchi, tessuti polverosi e macchiati. Sono le 10,50, a Colico, treno per Chiavenna binario 4: una signora passa di carrozza in carrozza e commenta: «Sto provando a vedere se trovo un sedile pulito. Io non so cosa ci abbiano fatto». Un’altra donna spruzza del profumo a mo’ di disinfettante sul sedile, prima di sedersi. Poi si guarda intorno imbarazzata. Passa anche il controllore, constata lo stato delle poltroncine: «Qualche volta – spiega – ci appoggiano sopra la punta dell’ombrello, sui sedili e gocciola». E viene allora da domandarsi che razza di pioggia venga giù. Perché i sedili hanno l’appoggio nero. La carrozza, spiega, si chiama «LE 803121», motrice «ALE 803», porte a bottone, a chiusura pneumatica, ma sul convoglio due su tre circa non rispondono al comando e per aprire bisogna andare di forza, contro l’inerzia del meccanismo. «Ci trattano non certo come clienti», commenta un pendolare e aggiunge: «che si vada a vedere se treni così ci sono, anche solo sulla linea per Sondrio, questa, su Chiavenna è una tratta che assomiglia sempre di più a una linea fantasma». «Non servirebbe questo granché – fa notare un altro passeggero – su questa linea si alternano le stesse macchine che vanno avanti e indietro sullo stesso binario; qualche volta i convogli si incrociano. Basterebbe che ci fossero a disposizione due treni decorosi, puliti spesso, non cose dell’altro mondo».
Danilo Rocca