2008-05-13
di PARIDE DIOLI
ALBOSAGGIA
NOVITÀ ASSOLUTA nella viticoltura valtellinese: nasce infatti il nuovo vino targato Albosaggia e prodotto dalla Cooperativa che ha sede al Torchione lungo la strada panoramica. Si tratta del primo vino a denominazione di origine del versante orobico e avrà anche una sua etichetta, con un nome assolutamente nuovo. La scelta verrà fatta in questi giorni anche se sembra più probabile che si chiamerà «Tàches».
«SONO PIÙ DI 3 gli ettari di vigneto in conduzione diretta - spiega il presidente della Cooperativa Alberto Marsetti, riconfermato recentemente assieme al direttivo - dai quali uscirà il primo vino di Albosaggia che sarà in vendita a partire dall'autunno. Pensiamo inizialmente a una Igt o una Doc com'è del resto attualmente il vino di Albosaggia di migliore qualità che è definito come Rosso di Valtellina Doc. Come cooperativa, per gli anni a venire abbiamo previsto nuovi investimenti anche per trovare nuove soluzioni per venire incontro ai soci nei settori della viticoltura e piccoli frutti ampliare comunque la struttura per essere più competitivi anche nella zootecnia».
NATA VERSO LA METÀ degli anni '70 come punto di riferimento logistico la Cooperativa agricola spaziava inizialmente all'interno degli acquisti e della distribuzione ai propri soci di tutti quei mezzi (concimi, antiparassitari, mangimi, patate da seme, attrezzature varie, ecc.) che occorrono per lo svolgimento delle normali attività agricole all'interno della famiglia contadina.
IL SUO SVILUPPO COINCIDE oggi con il particolare momento che sta vivendo l'agricoltura in provincia in cui la gestione collettiva (tra Consorzi, Cooperative ecc.) e rappresenta, oltre che un'alternativa alla gestione dei privati, anche l'opportunità per gli agricoltori di diventare protagonisti, non solo nella fase produttiva, ma anche in quella della commercializzazione.
ATTORNO ALLA METÀ degli anni ottanta, con l'accelerazione del fenomeno delle dismissioni dei vigneti, la cooperativa si è quindi trovata ad affrontare i servizi di trattamenti antiparassitari e l'offerta di manodopera ai soci. «Questa rinnovata cooperativa - conclude Marsetti - grazie anche al lavoro del suo direttore, la dottoressa Alessia Camer, ha mostrato in breve tempo dei risultati apprezzabili e soprattutto una nuova "primavera" nel percorso di crescita del settore agrario e dei servizi». E ora lofferta
gastronomicva si arricchisce di questo nuovo vino targato Albosaggia, come detto prodotto dalla Cooperativa che ha sede al Torchione.
di PARIDE DIOLI
ALBOSAGGIA
NOVITÀ ASSOLUTA nella viticoltura valtellinese: nasce infatti il nuovo vino targato Albosaggia e prodotto dalla Cooperativa che ha sede al Torchione lungo la strada panoramica. Si tratta del primo vino a denominazione di origine del versante orobico e avrà anche una sua etichetta, con un nome assolutamente nuovo. La scelta verrà fatta in questi giorni anche se sembra più probabile che si chiamerà «Tàches».
«SONO PIÙ DI 3 gli ettari di vigneto in conduzione diretta - spiega il presidente della Cooperativa Alberto Marsetti, riconfermato recentemente assieme al direttivo - dai quali uscirà il primo vino di Albosaggia che sarà in vendita a partire dall'autunno. Pensiamo inizialmente a una Igt o una Doc com'è del resto attualmente il vino di Albosaggia di migliore qualità che è definito come Rosso di Valtellina Doc. Come cooperativa, per gli anni a venire abbiamo previsto nuovi investimenti anche per trovare nuove soluzioni per venire incontro ai soci nei settori della viticoltura e piccoli frutti ampliare comunque la struttura per essere più competitivi anche nella zootecnia».
NATA VERSO LA METÀ degli anni '70 come punto di riferimento logistico la Cooperativa agricola spaziava inizialmente all'interno degli acquisti e della distribuzione ai propri soci di tutti quei mezzi (concimi, antiparassitari, mangimi, patate da seme, attrezzature varie, ecc.) che occorrono per lo svolgimento delle normali attività agricole all'interno della famiglia contadina.
IL SUO SVILUPPO COINCIDE oggi con il particolare momento che sta vivendo l'agricoltura in provincia in cui la gestione collettiva (tra Consorzi, Cooperative ecc.) e rappresenta, oltre che un'alternativa alla gestione dei privati, anche l'opportunità per gli agricoltori di diventare protagonisti, non solo nella fase produttiva, ma anche in quella della commercializzazione.
ATTORNO ALLA METÀ degli anni ottanta, con l'accelerazione del fenomeno delle dismissioni dei vigneti, la cooperativa si è quindi trovata ad affrontare i servizi di trattamenti antiparassitari e l'offerta di manodopera ai soci. «Questa rinnovata cooperativa - conclude Marsetti - grazie anche al lavoro del suo direttore, la dottoressa Alessia Camer, ha mostrato in breve tempo dei risultati apprezzabili e soprattutto una nuova "primavera" nel percorso di crescita del settore agrario e dei servizi». E ora lofferta
gastronomicva si arricchisce di questo nuovo vino targato Albosaggia, come detto prodotto dalla Cooperativa che ha sede al Torchione.
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