Torino jazz, tributi a Soft Machine e Led Zeppelin

Le arti del jazz per dieci giorni a Torino, con il gran finale il primo maggio di MARCO MANGIAROTTI

Fabrizio Bosso sarà uno dei protagonisti di "Umbria Jazz"

Fabrizio Bosso sarà uno dei protagonisti di "Umbria Jazz"

Milano, 28 aprile 2016 - Le arti del jazz per dieci giorni a Torino, con il gran finale il primo maggio. TJF nei numeri, 178 appuntamenti in totale di cui solo 9 a pagamento, 530 musicisti, teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia e letteratura, piazza Castello e le altre location, le produzioni originali TJF Fringe, dagli omaggi dedicati a Joni Mitchell, Jean-Luc Ponty e ad Albert Ayler, danza contemporanea ed etnica al MAO, il gemellaggio con il Festival Jazz di Edimburgo. Quel che resta nel piatto. Antonio Sanchez che suona dal vivo durante la proiezione del film Birdman (30 aprile ore 18.00, Cinema Massimo), Tim Berne (stasera, ore 21, Teatro Piccolo Regio Giacomo Puccini); l’omaggio di Fabrizio Bosso a Duke Ellington (domani ore 21, piazza Castello); il jazz manouche e la festa dell’1° maggio (dalle 17 in piazza Castello) dove irrompono il rock progressive di Ferdinando Faraò

& Artchipel Orchestra “Play Soft Machine”, il rock duro di Giovanni Falzone Contemporary Orchestra “Led Zeppelin Suite” e gli Incognito “Amplified Soul Tour”. Per la Giornata Internazionale Unesco del Jazz di sabato il trio Food di Thomas Strønen, Iain Ballamy, Gianluca Petrella, Karim Ziad in Ifrikiya, Rita Marcotulli, Ares Tavolazzi e Alfredo Golino Tri(o)kàla, Lingomania con Maurizio Giammarco e Roberto Gatto.

di MARCO MANGIAROTTI