Disperato, tenta di darsi fuoco in municipio: "Senza lavoro, malato e solo"

Cusano, attimi di terrore proprio davanti all’ufficio del sindaco. Tenta di farsi ricevere, poi torna con una tanica di benzina e se la versa addosso impugnando un accendino di Patrizia Longo

Il municipio di Cusano Milanino

Il municipio di Cusano Milanino

Cusano Milanino, 1 agosto 2014 - Disoccupato e malato, a 56 anni non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Nei giorni scorsi gli hanno staccato anche la luce, presto potrebbe non avere più nemmeno un tetto: viveva con l’anziana zia, che è morta, e la sua casa sarà messa in vendita. Dai servizi sociali, che lo seguono con difficoltà da tempo, nessun aiuto concreto: non riesce a seguire il «percorso» studiato per lui. E da quando, i primi di luglio, aveva dato in escandescenze davanti agli assistenti sociali, la situazione si è ulteriormente complicata. Tanto che la commissione interna gli ha bocciato anche la richiesta di un contributo economico, destinato proprio a pagare le bollette.

Ieri mattina, al colmo dell’esasperazione, ha tentato di darsi fuoco, davanti all’ufficio del sindaco. Un’estrema richiesta d’aiuto, ma anche il gesto disperato di chi non ha più nulla da perdere: «Tanto vale farla finita» diceva. A salvarlo, dal suo grande sconforto oltre che dal pericolo, sono stati i carabinieri, chiamati dalla polizia locale. Negli ultimi giorni proprio i militari si erano presi cura di lui, offrendogli spesso un pasto.

Il cinquantaseienne aveva bussato alla segreteria del sindaco, per chiedere un colloquio. Il sindaco non lo ha ricevuto e lui se n’era andato. Ma dopo pochi minuti è tornato con una tanica di benzina. Si è cosparso di liquido infiammabile, urlando che si sarebbe ucciso. Il personale presente, terrorizzato, ha dato l’allarme. Per la polizia locale, che ha sede proprio di fianco, in piazza Tienanmen, è stata questione di un attimo. I vigili hanno chiesto a loro volta aiuto ai carabinieri. E il maresciallo capo della stazione, Tonino Tognoli, ha inviato immediatamente una pattuglia e un’ambulanza. Non c’era da sottovalutare il rischio: da Cologno è arrivato anche il capitano Fabio Valentini, in questi giorni al comando della compagnia di Sesto, che opera su tutto il Nord Milano.

Uno dei militari ha raggiunto l’uomo e ha iniziato a parlare con lui, per cercare di tranquillizzarlo. Il 56enne, con precedenti penali in un passato molto lontano, ha dato sfogo alla sua frustrazione, raccontando tutte le sue difficoltà. In municipio sono accorsi anche i vigili del fuoco. Il trambusto, piano piano, ha lasciato spazio al dialogo. E il carabiniere, insieme ad altri due colleghi, con un balzo ha «disarmato» l’uomo, togliendogli di mano l’accendino. Il ricovero all’ospedale Bassini per i controlli di rito ha messo fine alla mattinata di terrore in municipio.

patrizia.longo@ilgiorno.net