Sesto maglia nera per le tasse alle imprese? "Falso"

Il sindaco Chittò scettica sullo studio di Assolombarda

Il primo cittadino Monica Chittò

Il primo cittadino Monica Chittò

Sesto San Giovanni (Milano), 18 aprile 2016 - Lo si dice da anni. I Comuni del Nordmilano per tornare ad attrarre nuove imprese devono necessariamente ridurre le tasse. Sesto San Giovanni ha provato a cancellarle per le nuove imprese. Cinisello e Cormano hanno varato programmi per i nuovi insediamenti. Eppure, il Nordmilano continua a essere nella parte alta, quando non in cima, alla classifica che Assolombarda dedica alla fiscalità dei Comuni per le imprese, giunto alla quarta edizione. La competitività si scontra con la “quotidianità” dei Comuni che anche quest’anno si sono trovati a fare i conti con tagli e sacrifici inattesi. Sesto è la città che, come si suol dire, esce con le ossa rotte, da questo rapporto. Si trova al secondo posto, dietro solamente a Milano, per i livelli delle tasse imposte alle imprese che operano sul suo territorio. Ma è anche il Comune che paga il prezzo più alto al Governo per l’abolizione della Tasi alle famiglie. A fine marzo, è arrivata la conferma dei contributi statali compensativi per l’eliminazione della Tassa sulla prima casa. Ebbene, Sesto, tra tagli ai contributi e “fondo di solidarietà” quest’anno dovrà rinunciare a una quota di circa 1,3 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Un taglio che renderà ancora più difficile chiudere il Bilancio di previsione 2016 che dovrà essere approvato entro fine aprile.

"Il sacrificio che ci viene chiesto anche quest’anno è grande - ammette il sindaco Monica Chittò - e in parte anche inatteso, perché si era sempre parlato di una sostanziale compensazione dell’introito Tasi spettante ai Comuni. Ma non ci siamo arresi e stiamo facendo quadrare il bilancio senza incidere sui servizi». Per quanto riguarda il Rapporto di Assolombarda il sindaco si dice scettica: "Quella classifica ci pare non tenga conto di tutti i parametri. Se è vero che alcune aliquote possono essere alte, è anche vero che siamo stati i primi ad avere il coraggio di azzerare le imposte locali alle nuove imprese".

D'altro canto è vero che i Comuni del Nordmilano sono tra i meno virtuosi nel far pagare, per esempio, la tassa sui rifiuti. Cologno è al terzo posto su 250 comuni, Sesto è quinta e Cinisello sesta. Tornando ai bilanci comunali, Cinisello deve rinunciare a circa 250mila euro rispetto al 2015. Mentre il sacrificio di Bresso è in rapporto il più grande. Il sindaco Ugo Vecchiarelli ha recentemente approvato un Bilancio con investimenti, nonostante abbia dovuto rinunciare a 560mila euro tra compensazione Tasi e fondo di solidarietà. Un bel colpo per un Comune che ha circa un terzo della popolazione rispetto a Sesto. Basti pensare che per Cusano, il taglio è stato di soli 90mila euro.