Venerdì 19 Aprile 2024

Cinisello, arriva la tassa di soggiorno negli alberghi

L’obiettivo, fare cassa con Expo. Ma piovono le prime polemiche di Rosario Palazzolo

Un'immagine generica di turisti (Spf)

Un'immagine generica di turisti (Spf)

Cinisello Balsamo (Milano), 28 gennaio 2015 - L'Expo spingerà negli alberghi del Nordmilano migliaia di turisti e visitatori. Almeno questo è ciò che sperano operatori e amministratori pubblici. Ma mentre per gli albergatori si è aperta la caccia ai clienti, per i Comuni del Nordmilano, almeno i più grandi, il “business” può arrivare molto più semplicemente istituendo una imposta di soggiorno. Una nuova tassa che non toccherà i cinisellesi, ma sarà pagata da chi arriverà in città, ospite delle strutture ricettive, alberghi e affitacamere. La prima amministrazione comunale a vararla era stata Monza, già un anno fa, poi seguita a ruota da quella di Sesto San Giovanni, che la fa pagare dallo scorso mese di settembre.

Ora Cinisello Balsamo sembra voler chiudere il cerchio. Ieri sera, la commissione consiliare che si occupa di temi economici ha esaminato una proposta regolamentare che prevede l’istituzione della nuova tassa, alla stessa stregua dei comuni vicini.Un adeguamento quasi obbligato, per l’amministrazione comunale che può in questo modo approfittare del treno di Expo per rimpinguare le casse comunali. Una vera presa in giro, per Giuseppe Berlino, consigliere comunale della lista civica La Tua Città.

«Si diceva ironicamente Cinisello Beach, ma ora dalla farsa siamo passati a una realtà ancora più ridicola – dice il consigliere comunale -. Siamo all’assurdo, noi voteremo contro questo fantasioso e surreale provvedimento, e nella malaugurata ipotesi che i consiglieri di maggioranza volessero viceversa accettarlo, cercheremo quantomeno di fare inserire nel regolamento la possibilità di esentare dall’imposta quei familiari o amici di cinisellesi che arrivano in città per partecipare a funzioni di tipo civile o religioso (matrimoni, battesimi, comunioni, funerali ecc.), o per partecipare a corsi, concorsi o bandi di lavoro».

Non è ancora chiaro a quanto ammonterà la tassa. In questa prima fase il consiglio comunale è infatti chiamato a deliberare il regolamento attuativo. Solamente in prossimità dell’approvazione del bilancio 2015 si parlerà di tariffe. Tuttavia non si esclude che l’importo possa essere identico a quello già varato dai comuni vicini. Ossia compresa tra i 50 centesimi di euro e i 2 euro a seconda della categoria di hotel e Bed & Breakfast. Il capoluogo milanese applica una imposta compresa tra i 2 e i 5 euro.

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