E' di Cinisello il re della boccia paralimpica: Mauro, una vita da campione

Da ambasciatore in Italia per la promozione dello sport alla conquista del titolo tricolore, Perrone non nasconde l’emozione: "Voglio dare la possibilità di provare a tanti ragazzi"

Mauro Perrone (a destra) durante una competizione

Mauro Perrone (a destra) durante una competizione

Cinisello Balsamo (Milano), 19 luglio 2016 - È del tutto simile al classico gioco delle bocce, ma è praticato da persone con disabilità gravi e gravissime come paralisi cerebrali, tetraparesi, amputazioni multiple o malattie degenerative particolarmente invalidanti: è la boccia paralimpica, sport diffuso da anni in Europa e nel resto del mondo, che sta trovando appassionati anche in Italia. E la Lombardia, o meglio il Nord Milano, ha già un campione: è Mauro Perrone, 26 anni, atleta di Cinisello Balsamo con un glorioso passato (suona strano data la sua giovanissima età) nell’atletica leggera, che ha incontrato la boccia paralimpica in Spagna, quasi per caso, e si è fatto ambasciatore di questa specialità in Italia.

"Ho conosciuto questa disciplina durante il mio soggiorno per motivi di studio in Spagna nel 2013 e mi sono ripromesso di promuoverla e di dare a quanti più ragazzi l’opportunità di praticarla", racconta Mauro, disabile dalla nascita, grande sportivo da sempre. Che qualche settimana fa si è laureato campione italiano di boccia paralimpica nel corso della prima rassegna tricolore che ha visto la partecipazione di 6 società e 30 atleti provenienti da tutta la Penisola. Un titolo che gli è valsa la convocazione a un torneo internazionale in Portogallo al quale presenzieranno diversi atleti che saranno a Rio 2016.

"È un gioco del tutto uguale alle bocce classiche ma ha la peculiarità di essere rivolto a persone con disabilità fisiche gravi e malattie degenerative particolarmente invalidanti quali Sla, distrofie muscolari, sclerosi multiple. Per altro è presente ai Giochi paralimpici dall’edizione del 1984: viene praticato in palestra su un campo di 12 metri e mezzo e largo 6, ogni giocatore ha a disposizione 6 bocce di colore rosso o blu. Alla fine dei 4 parziali il giocatore che avrà totalizzato più punti vincerà l’incontro", aggiunge il giovane cinisellese. Innamoratosi di questo sport, Mauro è ancora impegnato per la sua diffusione, soprattutto in Lombardia: "Da marzo a dicembre 2015 sono stato il referente della boccia paralimpica in Italia per conto della Fispes, la Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali. Così mi sono occupato dell’organizzazione delle prime due competizioni in Italia, tenutesi rispettivamente a maggio e ottobre 2015 a Milano". A ottobre 2013 Mauro ha dato vita alla squadra che si allena nella palestra dell’Università Bicocca (grazie al Cus che mette a disposizione lo spazio gratuitamente una volta a settimana) che è formata da studenti o ex studenti universitari.