di Sergio Gianni

Sesto San Giovanni, 5 aprile 2012 - O vendita o chiusura. Una terza via, qui, non esiste. Sul futuro della rinata Pro Sesto, due stagioni dopo il fallimento della «vecchia» società, c’è di nuovo un punto interrogativo. Ma questa volta, a differenza del 2010, ci sono delle trattative aperte che potrebbero avere un esito positivo. Resta il fatto che la dirigenza di questa Pro Sesto, capolista in Eccellenza e ormai vicina alla seconda promozione consecutiva, non intende affrontare un’onerosa stagione nel Campionato nazionale dilettanti.

Un impegno che può comportare pure una spesa da un milione di euro. «O queste trattative vanno in porto - ammette Massimo Nava, copresidente in compagnia di Massimo Milos - o non iscriviamo la formazione al prossimo campionato, sia esso di Eccellenza o di serie D. In precedenza, molta gente si è avvicinata per rilevare la società. Io e Milos, però, volevamo garantire un futuro dignitoso alla Pro Sesto. Vogliamo ricollocarla dove merita».

Un traguardo che Nava e Milos hanno inseguito con rabbiosa determinazione dopo il fallimento della società gestita dall’ex presidente Luciano Passirani. Nava e Milos hanno avuto il merito di ripartire dalle rovine di un club messo in mora da parte dei giocatori, fallito in Tribunale e retrocesso sul campo. La nuova dirigenza è ripartita da zero, ha ricostruito il sodalizio, rimesso in moto l’entusiasmo e centrato la promozione in Eccellenza al primo tentativo. Il secondo passaggio di categoria consecutivo, ora, è dietro l’angolo. A essere in dubbio, però, è l’esistenza stessa della prima squadra. «Il settore giovanile - spiega Nava - lo terremmo. Ma lo sforzo mio e di Milos è stato sicuramente elevato. Adesso, abbiamo una società con un bilancio risanato. Ora, però, serve gente che abbia alle spalle delle aziende».

Le trattative dovrebbero concludersi entro la fine di questo mese. L’obiettivo del passaggio di categoria, in ogni caso, resta basilare. Come dire che Nava e Milos, malgrado le incertezze, non digerirebbero «tradimenti» da parte di una squadra che, dopo aver dominato il girone, ha incassato due stop di fila con Sommese e Inveruno.