Sesto, 60 giorni di tregua tra Ge e lavoratori

A settembre l'incontro al Mise e un'iniziativa pubblica sul ruolo delle multinazionali. Intanto, continua il presidio della fabbrica

I lavoratori in agitazione

I lavoratori in agitazione

Sesto San Giovanni (Milano), 28 luglio 2016 - Nessuna azione eclatante, almeno per ora, ma i lavoratori non alzano la bandiera della resa. È stata un'assemblea partecipata quella che si è tenuta giovedì 28 luglio e ha riunito i sindacati nazionali di Fiom e Fim e i dipendenti di General Electric ex Alstom. Un'assemblea convocata dopo il mancato accordo di ieri con l'azienda, che da fine settembre presumibilmente avvierà i primi licenziamenti.

"Per noi ovviamente si tratta di una decisione grave, di una forzatura da parte di Ge – commenta Marcello Scipioni, segretario Fiom Milano -. Il nostro obiettivo resta il mantenimento del sito produttivo di Sesto: la nostra battaglia continuerà con la stessa determinazione di prima". Tuttavia, per l'estate ci sarà una doppia "tregua". L'azienda non invierà lettere di licenziamento fino al 30 settembre e i lavoratori non organizzeranno iniziative eclatanti. "Non vogliamo far precipitare la situazione e teniamo una aperta porta. Ora l'appuntamento importante è quello al Mise il 6 settembre, in cui chiederemo al Governo di individuare delle strade – annuncia Scipioni -. E' una fase complicata, ma il Governo deve pretendere responsabilità sociale da parte di una multinazionale che in Toscana ottiene investimenti pubblici. E che non può quindi fare carne da macello qui, dove si è fatta la storia industriale dell'Ercole Marelli".

Insomma, i sindacati mettono un piede in mezzo alla porta prima che questa si chiuda. Con un calendario già programmato, dopo la pausa estiva. "Il sabato dopo l'incontro al Mise ci sarà un'iniziativa pubblica sul ruolo delle multinazionali, che possa coinvolgere tutti i siti italiani. Intanto, resterà il presidio permanente della fabbrica da parte dei lavoratori". All'assemblea era presente anche Virginia Montrasio, assessore al Lavoro del Comune di Sesto. "Al Mise chiederemo all'azienda di raccogliere la sfida del rilancio produttivo del sito di viale Edison. L'obiettivo per noi resta ovviamente la tenuta occupazionale: neanche un licenziamento, ma soluzioni alternative. La portata è sicuramente nazionale e saremo presenti il 10 settembre per ribadirlo".