Don Brigatti saluta Sesto

Ultima messa a Santo Stefano, il prevosto andrà a Monza

Don Giovanni con don Roberto in mezzo ai fedeli

Don Giovanni con don Roberto in mezzo ai fedeli

Sesto (Milano), 20 giugno 2016 - "Simpatia, cordialità e disponibilità". Con queste parole i parrocchiani hanno voluto salutare il decano e prevosto don Giovanni Brigatti, che lascia Sesto dopo averci passato 18 anni sugli oltre 50 complessivi di sacerdozio. "Abbiamo per te un piccolo regalo, che però evoca tanto altro: un album di fotografie, che ti ritrae insieme alla tua gente e soprattutto insieme a bambini e adolescenti". Domenica  mattina don Giovanni ha celebrato la sua ultima messa alla «sua» chiesa, una basilica di Santo Stefano gremita, con il sindaco Monica Chittò e l’amministrazione seduta in prima fila. Un bagno di folla da parte dei fedeli, per salutarlo dopo la celebrazione. "Voglio spiegarvi perché ho ritardato così tanto questo ultimo saluto - ha detto dall’altare -. È un motivo del tutto sentimentale: non ci riuscivo. Ero preso da una commozione troppo forte e un saluto deve essere un momento festoso e bello". 

Come quello di domenica  che si è concluso in oratorio con un aperitivo a mezzogiorno. "Questo fatto dice che ci siamo voluti bene e che la comunità sta bene insieme. Ho sentito molto questa esperienza a Sesto, che è stata molto umana e concreta". Non sono mancati i ringraziamenti. "Andrebbe stretta la mano a tutti, per quello che mi han dato. In particolare ringrazio don Luigi, con cui ho vissuto a lungo questa esperienza e che ha rallegrato le nostre messe. Poi don Roberto Davanzo (nuovo prevosto, ndr): ci siamo accolti a vicenda in un passaggio di consegne positivo. Infine, i tanti collaboratori della comunità, i membri del consiglio pastorale, le autorità civili con cui si è creata una sintonia di intese che è fonte di vita buona per tutta la città". Don Giovanni lascerà Sesto per trasferirsi a Monza. "Diciamo la verità: vado a fare il pensionato - ha ironizzato -. Non avrò compiti di direzione e coordinamento, solo di aiutante". Sesto, tuttavia, resta nei pensieri dell’ex prevosto e decano. "Me ne vado ed è giusto così, anche se mi costa tanto. Vivo la mia nuova condizione di vita da circa un mese e mi sono accorto di avere tanto tempo, che userò per la preghiera. Per questo motivo, faccio una proposta: io pregherò per voi e voi lo farete per me".