Sesto, in casa per giorni col fratello morto

Scoperta choc in via Campestre: dramma della solitudine

Il palazzo luogo della tragedia

Il palazzo luogo della tragedia

Sesto San Giovanni (Milano), 20 aprile 2015 - La sensazione è che dietro al mistero dell’uomo di 57 anni, il cui cadavere è stato rinvenuto sabato sera ad almeno una settimana di distanza dalla morte, vi sia una struggente storia di amore e di difficoltà sociali da parte del fratello che sotto choc ha continuato a stare in casa con lui. Ne sono convinti i vicini di casa, che parlano di una grande tragedia. «Quei due uomini sono stati lasciati soli da tutti - raccontano -. Avevano grandi problemi, ma mai nessuno si è visto ad occuparsi di loro». IN QUESTE poche parole è racchiuso il dramma esploso sabato sera in tragedia.

Dopo la morte della madre, avvenuta più di 10 anni fa, i due fratelli sono rimasti da soli in casa. Il più grande, era quello che si occupava di ogni cosa. Il fratello minore, oggi cinquantenne, aveva qualche problema sociale e di relazione con gli estranei. Conducevano una vita mite e molto riservata. Quasi estraniati dal resto del mondo che li circondava. In casa mobili impolverati e il disordine classico di due adulti affaticati e poco avvezzi ai lavori domestici. Su un mobile una ricetta medica datata 1981. Segno di un progressivo allontanamento dalla realtà e dalla cura per se stessi. Sabato sera alcuni vicini dei due fratelli, tra i palazzoni di via Campestre 250, hanno chiamato i vigili del fuoco avvertendo un odore insopportabile e temendo che nascosto da qualche parte potesse esserci un animale morto da giorni. Invece, entrati nella casa al secondo piano si sono trovati dinanzi alla tragedia.

Il fratello più giovane è tuttora ricoverato all’ospedale di Sesto San Giovanni sotto osservazione. La preoccupazione degli agenti di polizia di Sesto San Giovanni è che abbia respirato troppo a lungo i gas della decomposizione e possa andare incontro a qualche infezione, anche a causa delle sue condizioni fisiche giudicate precarie. Inoltre il suo stato di choc lascia intendere la presenza di precedenti problemi di tipo psichico. Il pubblico ministero monzese Giulia Rizzo ha disposto l’autopsia del corpo, non escludendo alcuna ipotesi. L’esame autoptico verrà eseguito già oggi. Gli investigatori da oggi cercheranno riscontri anche nelle strutture sanitarie per verificare se i due avessero avviato un percorso di cura psichica.