Venerdì 19 Aprile 2024

Dopo lo sgombero Rom cercano casa in aree più nascoste

Sesto, in duecento nelle zone di confine di Rosario Palazzolo

Il timore è che nuovi insediamenti sorgano lungo i binari della ferrovia (Spf)

Il timore è che nuovi insediamenti sorgano lungo i binari della ferrovia (Spf)

Sesto San Giovanni, 31 gennaio 2015 - Rischia di trasformarsi in una partita a scacchi tra forze dell’ordine e Rom, lo sgombero attuato mercoledì nelle aree ex Falck Vulcano. Circa duecento Rom sono stati allontanati dai terreni delle ex industrie, oggi divisi tra aree pubbliche, private e demaniali, ma non si sono mai spostati da SestoMentre le ruspe, scortate da agenti della polizia di Stato e della polizia locale, abbattevano le baracche e caricavano su grossi bilici le montagne di rifiuti e scarti accumulati in anni di degrado, i Rom si sono «riposizionati». Tra mercoledì e giovedì sono stati visti più volte nei giardinetti del quartiere Pelucca, in via Tevere, dove è subito scattata l’allerta dei residenti. Ricordiamo che erano stati proprio i residenti del quartiere Pelucca, con una clamorosa manifestazione della scorsa estate, a chiedere al Comune e alle Forze dell’ordine di combattere il degrado e la presenza di abusivi nelle vicinanze delle loro case.

SITUAZIONE DI PERICOLO L’ultimo sgombero a Sesto Il timore è che nuovi insediamenti sorgano lungo i binari della ferroviaAllontanati dalla polizia prima che potessero stabilirsi in qualche zona marginale del quartiere, sono riparati in una delle aree più nascoste e «discrete», ma anche tra le più pericolose: il sedime ferroviario che sorge tra la stazione di Sesto Fs e il confine con Cinisello e Monza. Le Forze dell’ordine sono già intervenute per ispezionare sia la zona di via Luini, dove era stata segnalata la presenza di Rom, che le aree più vicine ai binari ferroviari. Il rischio èche la loro presenza si trasformi in una nuova fonte di pericolo. Già in passato sono morte almeno tre persone, investiti dai treni in corsa, mentre si spostavano tra i binari.

Una carovana di Rom si è trasferita lungo via Valtellina a Cinisello, cercando riparo nelle zone della periferia cittadina, dove erano state già allontanate diversi mesi fa dalle forze dell’ordine di Cinisello. L’impressione è che forze dell’ordine e Rom stiano giocando una vera partita tattica lungo le aree di confine dei comuni di Cinisello, Sesto e Monza, contando sul fatto che le competenze territoriali disincentivino le attività delle forze dell’ordine e delle amministrazioni comunali.

La verità è che molti dei circa 200 Rom sestesi non intendono assolutamente spostarsi da questo territorio, strategico per la vicinanza delle stazioni dei principali mezzi di trasporto e delle vie di grande traffico, dove è più facile chiedere l’elemosina. Un territorio ricco sia per la possibilità di reperire scarti di ogni tipo da riutilizzare ma anche, ed è inutile nasconderlo, per traffici e attività illegali. Una delle donne presenti nel campo Rom delle aree ex Vulcano, ha destato imbarazzo tra le forze dell’ordine. Era stata condannata ad una pena agli arresti domiciliari, da scontare in una baracca abusiva.

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