Sesto, residence sociale sotto presidio

Gli "ospiti" traslocano verso Milano, la polizia evita nuove occupazioni nella palazzina ex Alitalia

Una decina i poliziotti che turnano davanti alla palazzina di via XXIV Maggio

Una decina i poliziotti che turnano davanti alla palazzina di via XXIV Maggio

Sesto San Giovanni (Milano), 17 giugno 2016 - Mentre a Milano gli ospiti del residence sociale "Aldo dice 26X1" andavano a occupare la palazzina di via Oglio 8, a Sesto entrava in azione un presidio della polizia di Stato su piazza don Mapelli, proprio davanti al palazzo ex Alitalia che da oltre un anno è la "casa" del residence sociale e dei circa 200 sfrattati che la abitano. Comincia sotto l’occhio vigile della polizia lo smantellamento del residence sociale voluto un anno e mezzo fa da Wainer Molteni che aveva occupato abusivamente prima la ex sede Impregilo e poi l’ex palazzina Alitalia di via XXIV Maggio, trasformandola in alloggi per chi non ha casa. La polizia sarà presente giorno e notte con un presidio di almeno 10 uomini fino allo svuotamento dell’edificio.

La minaccia di sgombero che da mesi incombe sul collettivo sociale ha di fatto imposto una soluzione alternativa che è stata trovata nel pomeriggio di mercoledì, quando un’avanguardia degli occupanti ha preso possesso, a Milano Corvetto, di una palazzina adibita a residence per studenti, mai entrata in funzione per via di un fallimento. Gli ospiti e i gestori del residence sestese, anche per bocca del consigliere comunale di Rifondazione Giacomo Feltrin, hanno fatto sapere di aver bisogno di qualche settimana per completare il trasloco.

"Da quanto ci è stato riferito un’avanguardia di circa il 50 per cento degli ospiti si è già spostata a Milano – ha spiegato Feltrin che ieri mattina ha mediato tra gli occupanti e la polizia -. Credo sia legittimo attendere che il trasloco si completi in modo sereno". In veste di consigliere comunale era presente anche Loredana Pastorino, Pd, arrivata per sincerarsi della situazione.

Ma allora perché proprio ora è comparsa la polizia? A quanto pare, le forze dell’ordine intendono vegliare sull’effettivo trasloco, ma soprattuto impedire che questi o altri ospiti possano rimanere nella struttura. Sembra dunque improbabile un’azione di sgombero. Piuttosto s’intende impedire che altri possano tornare a occupare la struttura una volta liberata. Anche perché, a quanto si è appreso, l’edificio che si affaccia su piazza don Mapelli è destinato a finire all’asta nell’ambito delle procedure di recupero dei crediti della vecchia Alitalia.