Tribunale (foto d'archivio)
Cormano (Milano), 25 gennaio 2015 - E querela fu. Luigi Magistro, consigliere comunale della lista «Cormano ai cormanesi», ha deciso di denunciare il vicesindaco Fabrizio Vangelista e due dirigenti di piazza Scurati, il segretario Sandra D’Agostino e la responsabile dell’Area servizi interni Mariapaola Zanzotto. I fatti risalgono allo scorso 9 settembre, nel corso del Consiglio comunale. Vangelista e i dirigenti erano stati colti dall’impianto di registrazione dell’aula mentre rivolgevano insulti («m... umana», «pezzo schifoso, lo odio») e ironizzavano («è in cassa integrazione?», «sfigato, fallito di m...», «che c... me ne frega, campa con i soldi della cassa integrazione», «domani controllo quanto paga di Imu») su Magistro.
Dalle colonne de Il Giorno erano giunte le scuse degli interessati. A quanto pare non sono state sufficienti. Alla querela di Magistro si sono aggiunte altre due iniziative riportate in un comunicato firmato da tutte le forze di minoranza: la presentazione al Prefetto di una richiesta di intervento per la nomina di un sostituto terzo per garantire l’imparzialità della discussione in Consiglio e l’interrogazione parlamentare da parte del senatore Sante Zuffada.
«Questa azione è volta a tutelare la mia persona e tutti i cassintegrati – commenta il consigliere di «Cormano ai cormanesi» – Ritengo spregevole il comportamento di un vicesindaco, nato politicamente in un partito comunista, che denigri i cassintegrati». Vangelista mostra delusione: «Sono dispiaciuto e ho chiesto scusa per l’errore commesso. Credo però che a questo punto l’opposizione debba evitare di perdere tempo in polemiche sterili».
Anche Tatiana Cocca, fascia tricolore di Cormano, non nasconde l’amarezza: «La professionalità dei due dirigenti non è in discussione, come dimostra il recente incarico affidato alla dottoressa D’Agostino nel Comune di Bresso. La mia difesa nei confronti di Vangelista? Sono una persona coerente. Se il consigliere Magistro mi avesse messo al corrente prima di rivolgersi alla stampa, tutto avrebbe preso un’altra piega. Così, invece, una vicenda di carattere istituzionale ha preso una forte connotazione politica».