Il presidente Radici lascia la Pro Sesto

L'emozione dell'ex dirigente: "È stato un onore, ma c’è bisogno di forze fresche. Sono fiducioso per il futuro del club"

Nicola Radici

Nicola Radici

Sesto San Giovanni (Milano), 10 maggio 2016 - A salvezza raggiunta, dopo il successo sul Sondrio, si è preso ancora tre di giorni di tempo per riflettere. Ma Nicola Radici, 43 anni, ormai ex presidente della Pro Sesto, aveva già deciso di concludere qui la sua esperienza biancoceleste. Una decisione che venerdì ha confermato ai soci Mauro Ferrero e Stefano Crosariol. Radici, già dirigente di Leffe, Atalanta, Albinoleffe, Alzano, Basket Vigevano e Prato, era da quattro anni alla Pro Sesto: i primi tre li ha affrontati da vicepresidente, l’ultimo lo ha vissuto da presidente subentrando a Salvo Zangari. Ha salutato il club e tutto l’ambiente con una lettera pubblicata sul sito societario. "Durante questo quadriennio - spiega Radici - ho ricevuto piena fiducia dagli azionisti di maggioranza: Zangari prima e Mauro Ferrero dopo hanno delegato a me la responsabilità tecnica della prima squadra. Sono dispiaciuto che sia venuto a mancare un successo importante, come mi era riuscito di cogliere in altri club, e in questi mesi ho maturato dentro di me la convinzione che sia giusto che debba esserci un cambiamento. Sono convinto che forze fresche, animate da nuovo entusiasmo, possano giovare alla causa della gloriosa Pro Sesto in termini di risultati".

Radici, dunque, chiude con il rammarico di non aver centrato un’affermazione con la Pro. Anche il raggiungimento di quota 50 punti, ultimo obiettivo possibile in questa stagione, è rimasto un miraggio dopo la beffarda sconfitta casalinga con l’Olginatese. Ma non è questo, ovviamente, il motivo che ha spinto Radici a lasciare. L’ex dirigente resterà comunque resterà azionista di minoranza. "In ogni caso - commenta - ho sempre fatto il massimo di quello che potevo. Alla Pro Sesto è stata dura, ma non tutte le ciambelle vengono con il buco. Nelle mie precedenti esperienze da manager calcistico avevo sempre vinto qualcosa. Non abbiamo centrato un successo che avrebbe potuto essere la qualificazione playoff o la Coppa Italia. Mi riconosco comunque un merito: non siamo mai crollati, abbiamo sempre trovato la capacità di reagire e di uscire da situazioni negative. Con la revisione dei campionati, inoltre, la Pro Sesto ha guadagnato una categoria: è come giocasse nella vecchia C2". Radici è fiducioso sul futuro del suo ex club: "La Pro Sesto - sottolinea - è in mani salde e sicure. La società è seria e solida. Ero più preoccupato quando aveva lasciato Salvo Zangari, che allora era socio di maggioranza. La basi per fare bene ci sono. Io ho ricevuto delle proposte che valuterò". Nella lettera pubblicata sul sito, Radici sottolinea anche come sia stato "un onore, nella mia carriera di dirigente sportivo, poter dire di essere stato alla Pro Sesto e sono fiero di aver avuto l’opportunità di dedicarmi con tutta la passione a questi colori".