Cologno, aria di crisi nella giunta. Sindaco senza maggioranza

In otto disertano il consiglio e comunale la seduta viene rimandata

Sempre più calda l’atmosfera in consiglio comunale a Cologno

Sempre più calda l’atmosfera in consiglio comunale a Cologno

Cologno Monzese (Milano), 20 ottobre 2016 - Una crisi lunga oltre quattro mesi sta logorando il centrodestra, arrivato in Villa Casati appena un anno e mezzo fa. Martedì, per l’ennesima volta, il sindaco leghista Angelo Rocchi non ha trovato la sua maggioranza: 8 consiglieri hanno disertato il consiglio comunale e, dopo un’ora di rinvio, la seduta è stata dichiarata deserta e rimandata a oggi. In aula si è presentata solo la Lega oltre a Lia Brasacchio, eletta con Fi, espulsa qualche giorno fa per aver disobbedito agli ordini di scuderia del partito e nominata a giugno assessore al Bilancio a Inzago in quota Carroccio. A nulla è valso l’appello dell’assessore lumbard Dania Perego il pomeriggio su facebook a essere presenti per discutere il piano delle opere pubbliche. Come già accaduto quest’estate, Rocchi e soci se ne sono dovuti tornare a casa, prendendo atto dei banchi vuoti.

Se la frattura con FdI pareva essere ricucita, con il rientro delle assessore Francesca Landillo e Gianfranca Tesauro, ora è con Forza Italia che si apre il dissidio. Da due settimane gli azzurri non stanno partecipando alle commissioni e stanno segnando la distanza anche in Giunta – dove sono presenti con il vicesindaco Gianfranco Cerioli e Aldo Bruno - con i voti di astensione alle delibere. Il nodo è sempre quello della squadra da rimettere in piedi, tra veti incrociati, nuove rivendicazioni e deleghe da riassegnare.

«Difficilmente si potrà ricucire dopo questo ennesimo affronto – commenta Loredana Verzino, Cologno Solidale e Democratica -. Il debole Rocchi potrebbe scendere a patti pur di non perdere la poltrona. Ora bisogna capire se il sacrificio degli assessori Dania Perego, inviso a Fi, e Giuseppe Di Bari, inviso a Fdi, porterà il sereno in Giunta». Forza Italia  fa scudo attorno a Bruno e chiede il rientro in Giunta dell’Udc, assente da quando Rocchi silurò Pasquale Magro. Fdi da tempo chiede un rimpasto di deleghe con un nuovo assetto in Giunta e martedì i suoi consiglieri sono rimasti fuori dall’aula («Tanto il numero legale sarebbe comunque mancato», hanno spiegato). La Lega, da parte sua, pretende di esercitare la golden share con un nuovo assessorato.

«Litigi non per diverse visioni politiche ma per un posto a tavola», denuncia il civico Cosimo Sansalone. L’opposizione in blocco l’altra sera è rimasta a guardare. «Abbiamo deciso di non dare stampelle a una Giunta che non riesce più a camminare – spiega Luciano Cetrullo, Pd -. Il sindaco venga in consiglio a chiarire la situazione e dopo torni a casa».